Vacanze a Firenze: hotel, alberghi, ristoranti, agriturismo, musei, informazioni turistiche
Panorama della città di Firenze

Vacanze a Firenze: hotel, alberghi, ristoranti, agriturismo, musei, monumenti, gallerie d'arte, informazioni turistiche

Guida per le vacanze a Firenze.

Firenze, capoluogo della Toscana, è una delle più importanti città d’Italia,  per i ricordi storici, per i tesori artistici, chiude, nonché per la vaghezza della sua posizione,1 delle più celebrate città del mondo. Firenze giace sulle due rive dell’Arno, quasi al centro del piano che la valle del fiume forma alla stretta dell’ Incisa e quella della Gonfolina.

La sua posizione geografica riferita alla cupola del Duomo è di 43° 46’ 22'' Lat. Nord e II° 15’ 30’’ long. Est di Greenwich.

L’Arno divide Firenze in due parti ineguali, delle quali la maggiore, che si estende sulla riva destra, giace tutte in piano all’altitudine media di 50 m lievemente e levandosi con i suoi quartieri periferici sino a lambire i piedi delle colline isolane, che li cingono il piano stesso da nord; laddove l’altra parzialmente risale le pendici delle colline che scendono quasi con le loro radici al fiume.

Alla Porta San Giorgio, che nell’ambito delle antiche mura urbane rappresenta il punto più elevato, l’altitudine su 300 m.

Clima di Firenze

Per  la sua posizione geografica e topografica, a meno di 100 km dalla costa del Tirreno di cui pur risente in effetti mitigatori e a ridosso delle alture del Subppennino, che con la cresta principale dell’ Appennino retrostante la difende in parte dai 20 freddi del Nord, Firenze gode di un clima temperato, cui, sono ignoti i rigori invernali dell’adiacente valle del Po, mentre i calori estivi, specialmente nei quartieri periferici, trovano refrigerio nei venti e nella vegetazione che da ogni parte avvolge la città.

Sviluppo edilizio di Firenze

La città di Firenze originaria dovette sorgere proprio nel punto corrispondente al centro della Firenze attuale, lungo la via cioè che da Fiesole conduceva a Volterra e in corrispondenza del punto in cui l’Arno si restringe, rendendo più facile il traghetto e più tardi la costruzione di un ponte. Non sembra invece accettabile l’ipotesi di una città etrusca, sempre sulla destra dell’arma, ma alquanto più a monte dell’attuale, come l’esistenza di antichi avanzi, di origine non ben accertata, avevano fatto supporre.la primitiva città da ritenersi preromana, aveva forma quadrata con i lati di circa 250 m perfettamente orientati secondo i punti cardinali, come era costume degli etruschi non meno che dei romani: il de con mano e il cardo s’incontravano nella piazza del Mercato Vecchio, scomparsa nel recente riordinamento del centro è compresa nell’attuale piazza Vittorio Emanuele. Nella seconda metà del sec. XI la città venne recinta bravura costituenti la prima cerchia. Già dall’età romana Firenze era costituita anche da un sobborgo sorto sulla sinistra dell’ Arno, congiunto al nucleo principale da un ponte in sostituzione dell’antico draghetto; ponte fu dapprima il legno è che, ricostruito poi una tuta, conserva ancora il nome di Ponte Vecchio. Il progredire della città determina la costruzione di una nuova cerchia di mura, che fu iniziale nel 1172, conservando alla città la primitiva forma quadrangolare. La nuova gel che esistesse anche parzialmente sulla sinistra dell’Arno, onde s’impose la costruzione di nuove fonti; una valle delle Ponte Vecchio, che si disse il ponte nuovo e poi via alla Carraia (1220); l’altro a monte, detto Rubaconte o alle Grazie (1237); a questi s’aggiunse un altro ponte, intermedio tra il ponte vecchio e quello della Carria, il ponte di S. Trinità (1252). Ma in meno di un secolo il progredire costante della città di Gesù nuovo e assai più esteso ampliamento. Fu questa la terza cerchia, quella del tempo di Dante, e con la costruzione iniziata nel 1284, fu ultimata nel 1333. La topografia della cittadina rimase immutata fino al periodo francese, periodi in cui si cominciò a pensare all’apertura di nuove vie e piazze nelle aree scoperte della parte a nord della città di Firenze, propositi che ebbero poi un principio di attrazione dopo la restaurazione. Si procedette così all’ampliamento e sistemazione della Piazza del Duomo; allargamento delle vie Calzolai, de’ Cerretani, Tornabuoni; all’apertura di un primo tratto dei Lungarni; alla costruzione di nuovi ponti sospesi sull’Arno,1 a monte l’altro valle della città, e successivamente della costruzione del nuovo quartiere di Barbano (Piazza dell’ Indipendenza)  e delle vie adiacenti.compasso piano di ampliamento ho studiato e concepito dall’architetto Giuseppe Poggi. Per esso, sarebbe rimasta per il momento inalterata la parte centrale della città compresa nella cerchia di mura trecenteschi: questo però sarebbero state abbattute e sostituite da ampi viali alberati, nella zona esterna ai quali sarebbero sorti nuovi quartieri. Il collegamento della parte antica con quella moderna si ottenne mediante ampie piazze, degradate ricostruzioni simmetriche ed decorose e adorne di giardini fontane. Questo per quanto riguarda la parte della città sulla destra dell’Arno; quanto a quella sulla sinistra, di cui, dalla struttura topografica, non si rivedeva almeno prossimo all’ampliamento, le antiche mura furono lasciate intatte, mentre si toglie adiacenti è di sviluppare un viale di circonvallazione che offre una passeggiata amichevole con la veduta di tutta la città sottostante.

Con i primi anni del nuovo secolo, si tirava appresso ripreso con orrido dello sviluppo economico etnografico e compiuta attuazione del piano di ampliamento, si rese necessaria redazione di un nuovo piano regolatore per ampliamenti successivi richiesto anche dalle aggregazione di nuovi territori. E sono portato, specialmente dopo la guerra, l’ampliamento della città piano compreso tra il Mugnone  e il Terzolle da un lato, sino incorporare al centro urbano l’abitato di Rifredi. Finalmente con un decreto-legge del 1 novembre 1928 venne ad aggregare al comune di Firenze alcune frazioni dei comuni limitrofi di Bagno di Ripoli, del Galluzzo, di Casellina e Torri, di Brozzi e di Sesto Fiorentino, estendendo il territorio di Firenze ad un’area di 106,45 km².

Distrutto l’antico centro, Firenze ben poco conserva di quanto si trovava entro la prima cerchia medievale, qualcosa più entro il secondo cerchio, specialmente in alcune vie, vicoli e chiassi da Calimala e da Porta Rossa fino al fiume, tra S. Firenze e S. Simone, o a fianco di borgo San Iacopo, oltr’ Arno. Qui rimangono ancor i palazzotti che hanno della fortezza, con paramento a borse e a conci di pietra, rotto da semplici aperture ad arco ribassato, mentre il sommo si apre la loggia assolata, le torri scapitozzate, dalle muraglie chiuse, nude, unite, salvo qualche finestrella in alto con te, e le case mercantili, che spalancano sulla via gli ampi archi dei fondachi e delle botteghe. Ma dell’aspetto della città di Firenze ebbe dal 300 in poi, entro il terzo ed ultimo cerchio delle mura, molto rimane: il sito delle piazze principali, il corso delle strade, irregolari, specie leggera curva ho intersecati in modo da offrire uno sfondo da ciascuno dei capi, per riposo dell’occhio e per riparo dal vento. È il carattere della città, quasi più che dei singoli e maggiori monumenti, si rivela nella massa degli edifici civili: palazzetti senza grandi pretese, casa signorile e soltanto borghesi, e magari artigiane, che si vanno di continuo ritrovando al di sotto di tarde mascherature. Dalle 200 all’800 offrono costanti caratteri di razionalità e di armonia nella logica, perciò perfetta, distribuzione di pieni e di voti; nel comodo, e quindi felice, taglia di porte di finestre; nello stretto profilo di sagome nei pietroni lavorati non quando sul muro affila retto o intonacato compaiano uno stemma,1 targa,1 sacro rilievo, in quelle signorili semplicità, sembrano un gioiello. Neppure in pieno barocco si perde questa misura tutta fiorentina, che nel 400 dove il massimo codificatori nel Brunellesco : colui che da anche a Firenze il suo definitivo aspetto con l’agile è ardita molle del cupolone.

L’arte del Rinascimento ha finito per dare alla città quell’aspetto che più o meno è riuscita a mantenere anche nelle nuove costruzioni, ispirati in generale una sabbia semplicità non disgiunta da una certa eleganza. Predominano in Firenze, specialmente nella sua parte moderna, le costruzioni basse a uno o due di anni sopraelevati al terreno e i villini di modeste dimensioni inframmezzati dai giardini; ciò che è balzo a darle un’estensione notevolmente superiore a quella che comporterebbe la sua popolazione, con vantaggio certo dell’igiene ma con aggravio considerevole per i pubblici servizi. I viali nelle piazzette alberate, i pubblici giardini di cui la città è largamente dotata, primi fra tutti il vasto Parco delle Cascineche si estende su un’area di quasi 2 km² e il superbo Viale dei Colli, costituiscono un armamento impareggiabile con te, ma già tutto un giardino può dirsi il territorio lo circonda, ricoperte di vigne e di oliveti cosparso di ville ridenti ed i pasti.

Monumenti

Il Battistero di San Giovanni risale all’ XI secolo, ed è uno dei più antichi monumenti architettonici di Firenze pervenutici. Del periodo romano rimangono soltanto nel sottosuolo, le fondazioni del Campidoglio, del pretorio, del teatro, delle terme, e qualche frammento decorativo al museo archeologico. Dei monumenti neo cristiano, bizantino, longobardo e carolingio ci restano soltanto i titoli di chiese come San Lorenzo e Santa Felicita, Sant’Apollinare e San Rofilo, San Michele Bertelde e San Pietro in ciel d’oro, San Martino e San Remigio, poi sostituite da altre che spesso ne conservano il nome. Nel secolo XI Firenze partecipa originalmente al magnifico fiorire dell’architettura romanica, anche lasciando da parte il Battistero con San Miniato al Monte , costruzione ispirata all’antichità classica, quando le chiese che allora si rinnovavano in Roma, anche per l’uso delle colonne; caratteristica schiettamente fiorentina, in questa architettura, la decorazione marmorea a disegni dicromico-geometrici, come poi nelle facciate di dugentesche di San Salvatore al Vescovo e della Badia fiesolana, e nel portare di Santo Stefano con te, mentre San  Jacopo sopr’Arno ha sulla facciata un porticato a colonne trasferitovi da San Donato ha Scopeto.

Il Battistero fu consacrato nel 1059, nel secolo XIII mo dalla primitiva abside circolare nell’attuale tribuna rettangolare ed ebbe l’articolo e la lanterna.

Certi caratteri dell’ architettura romanica fiorentina, rimasero anche quando le forme della cosiddetta architettura gotica si imposero più decisamente, fino alla seconda metà del 200, nella costruzione di Santa Maria novella e di Santa Croce, di Santa Trinità e di San Remigio, di Santa Maria maggiore di San Carlo, e del torrione di Orsammichele.

La città, tra lo scorcio del XIII e in primi del XIV, si arricchisce anche di edifici civili, mentre si alzano le nuove mura, quelle del terzo cerchio, ancora ricordate dalle massicce porte lungo di ali, e, oltr’ Arno, anche da qualche tratto di Cortina. Sorgono così il Palazzo della Podestà, il Palazzo della Signoria, la Loggia dei Signori, che apre sulla piazza tre grandi arcate a tutto sesto, come, di contro al Battistero, la cosiddetta Loggetta del Bigallo, fatta murare alla metà del secolo dalla Compagnia della Misericordia.

Santa Maria Novella , inizia nel 1278, il luogo di una chiesetta omonima del secolo XI, dà i domenicani Fra Sisto e Fra Ristoro, fu compiuta circa il 1360 da Jacopo Talenti da Nipozzano, autore anche del campanile. La faccia di iniziata circa il 1300, offre una parte inferiore romanico-gotica con parmaneto dicromico, portali laterali ed avelli a sesto acuto; e una superiore, ripresa, insieme col portare mediano, da Giovanni di Bertino sui disegni di L. B. Alberti. L’interno,3 navate divise da pilastri polistili che sostengono altri e volte ogivali, al schietto carattere di italianità; così, all’esterno, gli archi rampanti sono sostituiti da speroni nascosti fra il tetto e le volte delle navi minori.

Santa Croce , già chiesetta francescana costruita nel 1228, fu presa ricostruire più ampia nella seconda metà del secolo XIII, continuata nella seconda metà del XI, consacrata solo nel 1443. Michelozzo vi aggiunse il noviziato ( 1434 ); il Brunelleschi costruì nel primo chiostro la cappella Pazzi ( 1430, va continuata poi fino al 1470 ); urne brunelleschiano aggiunse il secondo chiostro ( terminato nel 1453 ). La facciata è moderna sul disegno di N.Matas; l’interno,3 navate divise da svelti pilastri otto con ali che sorreggono ardite arcate ogivali; il campanile è moderno (1865)  su disegno di G. Baccani.

Santa Trinità , Chiesa dei Vallombrasani, fu costruire in forme ogivali nella seconda metà del secolo XIII, ampliata nel XIV. Facciata barocca di B. Buontalenti (1593); interno a tre navate, divise da grossi pilastri sorreggenti slanciati archi a sesto acuto e volte a crociera ogivale.

Orsammichele (San Michele in Orto), iniziata nel 1337 come loggia per il mercato del grano , e terminato nel 1404 a guisa di palazzo. La loggia del piano terreno fu chiusa (1366-1380) da Simone Talenti con trifore elegantissime.

Duomo, dal 1412 Santa Maria del Fiore iniziata da Arnolfo nel 1296 e nel luogo dell’antica chiesa di S. Reparata, interrotto la morte di questi; ripreso nel 1331 è poi nel 1357, essendo capomastro Francesco Talenti con Lapo Ghini; coperto dalle volte nel 1380, mentre le tribune della croce venivano poi innalzare ( 1380-1821 ) fino al tamburo della cupola, costruita più tardi ( 1420-1434 ) dal Brunelleschi ( ma la lanterna è del 1461 ) , consacrata nel 1436. Il campanile ideato e iniziato da Giotto (1334-1337), continuato da Andrea da Pontedera, fu compiuto ( circa 1360 ) da F. Talenti. La facciata cominciata da Arnolfo, poi condotta da un terzo dell’altezza e decorata di statue fino verso il 1420, fu demolita nel 1588; l’architetto Emilio De Fabbris ideò e costruì l’attuale (1866-1887).

Palazzo del Podestà (o del Bargello), fu cominciata nel 1255. Neri di Fioravante e Benci di Cione (1345-1367) vi costruirono la scala con la loggia del cortile il salone. Ma non messo a cominciare dal secolo XVI , fu restaurato dall’architetto F. Mazzei ( mila 357-1865).

Palazzo della Signoria o Palazzo Vecchio costruito nel nucleo principale (merlato) 3298 e il 1314; aumentare nel 1343, 1495 (sala dei Cinquecento)  e 1511, ingrandire notevolmente da Battista del Tasso e Bernardo Buontalenti ( 1549-98 ); rinnovata nel primo cortile da Michelozzo (1454); riadattato abilmente e decorato all’interno da G. Vasari ( 1554-1573 ).

Gallerie d’arte e Musei

Galleria degli Uffizi:degli Uffizi. Fu iniziata circa nel 1575 da Francesco I come galleria delle statue e dei rilievi raccolto da Cosimo I, ebbe subito nella tribuna oggetti d’arte e di curiosità. Nel 607 100 si accrebbe di nuove sale con sculture antiche e moderne, pure, ceramiche, armi, strumenti scientifici e rarità naturali. Alla fine del secolo XVIII ne fu tentato o un riordinamento, portandosi altrove le raccolte scientifiche, ma disperdendo arnie ceramiche. Nel secolo XIX si tolsero le raccolte archeologiche le sculture moderne, rimanendo alla galleria destinata alla pittura, con sculture antiche da razzi come ornamento. L’ordinamento attuale, dopo lo sfollamento (1905-1920), comprende una trentina di sale dedicate specialmente alle scuole toscane, veneta e fiamminga.

Galleria Paladina: ha sede a palazzo Pitti. Iniziata circa il 1620 da Cosimo II, aumentata notevolmente da Ferdinando II coll’eredità Della Rovere, poi sempre arricchita dagli altri granduchi medicei e modenesi, e da Umberto I con uno scalone monumentale, fu donata (1911) da Vittorio Emanuele III allo Stato. Conserva il suo carattere originale di galleria principesca italiana, offrendo una moltitudine di capolavori di pittura italiana e straniera, specialmente del 500 e del 600: oltre le attribuite,9 opere sicure di Raffaello,7 di Tiziano, i notevoli gruppi del Tintoretto e di Paolo Veronese, di Van Dick e di Rubens. Alla Palatina sono annessi gli appartamenti reali con arazzi, mobili artistici, porcellane orientali; e il museo degli argenti con le collezioni dei vasi in cristallo e pietre dure, delle gemme cammei, degli avori e anche delle porcellane delle stoffe.

Galleria dell’ Accademia: è costituita originariamente con dipinti posseduti dall’Accademia del disegno, aumentata con la soppressioni religiose le ho pontine e napoleoniche dotata nel 1873 della tribuna per accogliervi il David di Michelangelo, gallerie è stata completamente riordinata e destinata a costituire, con Davide, i bozzi dei Prigioni del San Matteo di Michelangelo, le pitture di scuola toscana dal secolo VIII ha tutto il XVI.

Galleria d’Arte Moderna:ha sede in palazzo Pitti. Inizia nel 1860; qui ordinata nel 1924, offre specialmente un quadro completo dell’arte toscana dall’800 il primo 900.

Museo archeologico:ha sede nel palazzo della Crocetta. Riordinato fino dal 1880 di continuo aumentato, consta delle seguenti sezioni: museo egiziano, costituito degli oggetti della spedizione Rossellini ( 1828-29); Antiquarium etrusco-credo-Romano con la raccolta dei bronzi e dei vasi greci nella galleria della pittura etrusca; museo topografico dell’etruria anche con ricostruzione di antiche tombe.

Museo Nazionale:ha sede nel palazzo del Podestà. Creato nel 1859 con raccolte degli Uffizi, di continuo aumentato con acquisti e doni, in definitivo riordinamento fin dal 1928, si distingue in una sezione di scultura specialmente toscana con cospicui gruppi di opere di Donatello, Luca della Robbia, Michelangelo, Cellini; ed in una di arti minori specialmente nella raccolta Carrand e Franchetti.

Museo di San Marco:ha sede nel convento omonimo. Fu istituito nel 1869 di ordinato nel 1922; conservo un centinaio di tavole di affreschi del Beato Angelico e della sua scuola. Vi è annessa al museo topografico e di Firenze antica.

Casa Buonarroti:ha sede in via Ghibellina nella casa di Michelangelo, condimenti che ne ricordano la vita è raccolta dei suoi disegni.

Museo Stibbert: a sede nella villa omonima a Montughi. Legato al comune del Cavaliere F. Stibbert nel 1906, possiede una pregevolissima e copiosissima raccolta di armi, insieme con altri di oggetti d’arte, specialmente industriale, è di abbigliamento conto

Provincia di Firenze

Della provincia di Firenze, corrispondente già all’antico compartimento fiorentino della Toscana gran ducale, nei limiti assegnatigli le davo le recenti modificazioni dell’ordinamento amministrativo dello Stato (6 dicembre 1926), onde le furono sottratti il circondario di Rocca S. Casciano, corrispondente alla cosiddetta Romagna Toscana, e il circondario di Pistoia, eletti in provincia autonoma,1’estensione di 3379 km guardi. Comprende la media valle dell’Arno da un punto a 4 km a monte di Figline  fino alla confluenzadell’Elsa e l’intera valle della Sieve con una parte del territorio attraverso appenninico tra la Falterona e il Passo della Futa. La provincia comprende 49 comuni, i quali il più esteso a Fiorenzuola e il meno esteso Signa.

Hotel e Alberghi a Firenze:

Se decidi di passare le tue vacanze a Firenze, potrete contare di oltre 450 strutture ricettive adatte a qualsiasi esigenza e per qualsiasi tipo di spesa. I più diffusi sono gli Hotel e gli Alberghi ma negli ultimi anni si è assistito ad una crescita esponenziale dei bed and breakfast ed agriturismo.

Durante la vostra permanenza potrete passare una serata in uno dei molti teatri; dove vengono organizzati spettacoli di opera lirica, di prosa, spettacoli all'avanguardia, musical, fino alla tradizione dialettale. Molto celebre in tutta Italia è il Maggio Musicale Fiorentino, che ogni anno attira la concentrazione di personaggi famosi della musica, dello sport e del cinema, durante questi avvenimenti molti alberghi organizzano pacchetti vacanze economici, con la possibilità all’interno di alcuni alberghi convenzionati, di acquistare biglietti per il tetro a prezzi scontati.

Per quando riguarda il mangiare, molti alberghi sono dotati di ristoranti interni oppure sono convenzionati con trattorie vicine, in questi luoghi potrete assaggiare i piatti tipici locali come la bistecca alla fiorentina la schiacciata con l'uva, la trippa, i bomboloni, i cenci, il lampredotto, i fagioli all'uccelletto, inoltre potrete assaggiare il buonissimo vino prodotto nelle zone Toscane famoso in tutto il mondo come Barco Reale, il Pomino, Brunello di Montalcino, Sassicaia, , Chianti, Chianti Classico, Ornellaia, Vino Nobile di Montepulciano, Bolgheri, Vernaccia di San Gimignano, Morellino di Scansano.

Durante la vostra permanenza potrete usufruire di una serie di servizi che la gran parte degli alberghi offrono come Parcheggio, ristorante, bar, ricevimento 24 ore su 24,camere non-fumatori, camere/strutture per disabili, ascensore, check in e check out rapidi, camere insonorizzate,deposito bagagli, sala convegni, servizio lavanderia, internet point.

Inoltre sono presenti alberghi finemente ristrutturati e moderni, spesso in antiche dimore nobiliare del XVII secolo.
Per chi viene con bambini piccoli, alcuni alberghi applicano forti sconti, inoltre per i fumatori, molte strutture ricettive hanno camere adibite dolo per i fumatori.
Tra gli alberghi che meritano un servizio per l’ottimo rapporto qualità/prezzo c’è l’albergo Bonifacio, che situato al centro storico a 5 minuti a piedi dai maggiori monumenti come il Duomo e la chiesa di San Lorenzo.

Hotel a Firenze:

  • Hotel Davanzati‎,
    Via Porta Rossa, 5, 50123 Firenze (FI). Telefono 055 286666‎.
     
  • Hotel Kraft,
    Via Solferino, 2, 50123 Firenze (Firenze). Telefono 055 284 273‎.
     
  • Hotel Balestri‎,
    Piazza Mentana, 7, 50122 Firenze (FI). Telefono 055 214 743‎.
     
  • Hotel Pierre‎,
    Via de' Lamberti, 5, 50123 Florence (FI). Telefono 055 216 218‎.
     
  • Hotel Pensione Ferretti,
    via delle Belle Donne 17, 50123 Firenze (FI). Telefono 055 238 1328.‎
     
  • Hotel Monna Lisa,
    Borgo Pinti, 27, 50121 Firenze, Firenze (FI). Telefono 055 2479751‎
     
  • Strozzi Palace Hotel,
    Via dei Vecchietti, 4, 50123 Firenze (FI). Telefono 055 283 898‎.
     
  • GRAND HOTEL BAGLIONI FIRENZE‎,
    PIAZZA UNITA ITALIANA, 6, 50123 FIRENZE (FI). Telefono 055 23580‎.
     
  • Plaza Hotel Lucchesi‎,
    Lungarno della Zecca Vecchia, 38, 50122 Firenze (FI). Telefono 055 26236‎.
     
  • Grand Hotel Mediterraneo‎,
    Lungarno del Tempio, 44, 50121 Firenze (FI). Telefono 055 660 241‎.
     

Ristoranti a Firenze:

  • Enoteca Pinchiorri‎ ,
    Via Ghibellina, 87, 50122 Firenze (FI).. Telefono 055 242777‎.
     
  • Ristorante La Giostra‎ ,
    Borgo Pinti, 10, 50121 Firenze, Florence (Toscane). Telefono 055 241341‎.
     
  • Ristorante Cibreo Srl‎ ,
    Via Andrea Del Verrocchio, 5/R, 50122 Firenze (FI). Telefono 055 2341100‎.
     
  • Ristorante Settimo‎ ,
    Via Del Barco, 21, 50127 Firenze (FI). Telefono 055 433458.‎
     
  • Ristorante Buca Mario‎ ,
    Piazza Degli Ottaviani, 16/R, 50123 Firenze (FI). Telefono 055 214179‎.
     
  • Ristorante Dino Sas‎ -
    Via Ghibellina, 49/R, 50122 Firenze (FI). Telefono 055 241452.‎
     
  • Ristorante De' Bardi Srl‎ ,
    Via Dei Bardi, 58/R, 50125 Firenze (FI). Telefono 055 2729343.‎
     
  • Salamanca Ristorante Spagnolo Disco Bar Latino‎ ,
    Via Ghibellina, 80-red, 50122 Firenze (FI). Telefono 055 2345452‎.
     
  • Ristorante Il Micio Di Chiara Surci‎ ,
    Via Fra' Bartolommeo, 52/R, 50132 Firenze (FI). Telefono 055 573257‎.
     
  • Ristorante Hotel Kraft‎ ,
    Via Solferino, 2, 50123 Firenze (FI). Telefono 055 284 273.‎

Alberghi a Firenze:

  • Alberghi Hotel Cellai‎,
    Via 27 Aprile, 52, 50129 Firenze, (FI). Telefono 055 489291.
     
  • Hotel Gallery Art - Lungarno Hotels‎,
    Vicolo dell Oro, 5, 50123 Florence (FI). Telefono 055 27263‎.
     
  • Albergo Alba‎,
    Via Della Scala, 22, 50123 Firenze (FI). Telefono 055 288358‎.
     
  • Albergo Firenze‎,
    Piazza Dei Donati, 4, 50122 Firenze (FI). Telefono 055 268 301‎.
     
  • Albergo Starhotels‎,
    Via Di Novoli, 59, 50127 Firenze (FI). Telefono 055 431441‎.
     
  • Albergo Croce Di Malta,
    Via Della Scala, 7, 50123 Firenze (FI). Telefono 055 211740‎.
     
  • Albergo Majestic Grand Hotel,
    Via Del Melarancio, 1, 50123 Firenze (FI). Telefono 055 264021‎.
     
  • Hotel Machiavelli Palace,
    Via Nazionale, 10, 50123 Firenze, Firenze (Toscane). Telefono 055 216622‎.
     
  • Albergo Villa Azalee,
    Viale Rosselli Fratelli, 44, 50123 Firenze (FI). Telefono 055 219146‎.
     
  • Albergo Savoy‎ ,
    Piazza della Repubblica, 7, 50123 Firenze,  (FI). Telefono 055 283313‎.

Agriturismo a Firenze:

Offerte di agriturismo a Firenze:

  • Agriturismo Le Macine‎ - altre informazioni »
    Viuzzo del pozzetto, 1, 50126 Firenze (Firenze). Telefono 055 653 1089‎.
     
  • Agriturist Toscana,
    Piazza S. Firenze, 3, 50122 Firenze (FI). Telefono 055 287838‎.
     
  • Donna Renata Appartamento,
    Via dei medici, 2, 50121 FIRENZE (FI). Telefono 055 213 586‎.
     
  • Borgo al Poggiolino Bed and Breakfast,
    viuzzo del poggiolino, 4, 50139 firenze (FI). Telefono 055 400 452.‎
     
  • Le Capanne Agriturismo S.S‎,
    Via Berchet Giovanni, 11, 50129 Firenze (FI). Telefono 055 583376.
     
  • AGRITURISMO LA FATTORESSA,
    VIA VOLTERRANA, 58, 50124 FIRENZE (FI). Telefono 055 204 8418.‎
     
  • La Fattoria Di Maiano‎,
    Via Benedetto da Maiano, 11, 50137 Firenze, (Fi). Telefono 055 599600‎.
     
  • Agriturismo Montereggi‎,
    Via Santa Maria Maddalena, 1, 50010 Caldine - Fiesole (FI). Telefono 055 540 014‎.
     
  • Castello Di Querceto Di Niccolai Gamba Castelli Alessandra EC Sas‎,
    Via Ginori, 11, 50123 Firenze (FI). Telefono 055 282433‎.
     
  • Agriturismo Le Civette‎,
    Via del Carota, 3, 50126 Firenze, (FI). Telefono 055 698335‎.
  • Ulteriori nformazioni turistiche per le vacanze a Firenze.

Offerte di vacanze nella cittA' di Firenze, di Roma, di Venezia e Parigi.