Vacanze a Roma: hotel, alberghi, ristoranti, agriturismo, musei, monumenti, gallerie d'arte, informazioni turistiche
Guida per le vacanze a Roma.
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La città di Roma è situata - se prendiamo come caposaldo il Campidoglio posto nel cuore dell'antico centro urbano - a circa 41° 51' 33'' latitudine nord, a 12° 29' 31'' longitudine est e a 38 m sul livello del mare; dal mare vista oggi, in linea d'aria, circa 23,5 km. La città era in mezzo a una pianura ondulata, la campagna romana, limitata Nord-Ovest è dai monti Sabatini, distanti circa 25 km, all'est dai monti Tiburtini e Prenestni, le cui falde distano centro della città quasi altrettanto, a sud-est dai colli Laziali o monti Albani, più vicini (17-18 km); tale pianura attraversata da nord-est a sud-ovest del Tevere, di forma numerosi meandri ed era giunto a sinistra dall'Aniene a monte della città. Questa si sviluppa in prevalenza sulla sinistra del fiume, in parte sul fondovalle, in parte su modesti rilievi, per il che l'altitudine varia notevolmente da un punto all'altro.
Il fondo valle del Tevere, largo oltre 3 km così a monte di Prima Porta come avvale della Magliana, nell'intervallo ( circa 20 km ) si restringe notevolmente più volte perché le colline si avvicinano al fiume: esso è ancora di circa 2 km all'aeroporto del Littorio, ma si riduce a I1/4 km tra Monte Mario e i Colli Pariolini, si allarga di nuovo oltre 2 1/4 km tra il Vaticano e il Pincio, poi presenta un'altra più notevole angustia, riducendosi a meno di 1 km tra il lungo dorso del Gianicolo sulla destra, il Campidoglio, il Palatino, l'Aventino a sinistra; più a valle, assurde di San Paolo, e di nuovo largo I 1/2 - 2 km circa. Proprio nel anzidetto. Più angusto, dove il fiume fa una svolta intorno al Gianicolo, il suo alveo si biforca per la presenza di un'isola - l' Isola Tiberina - che facilita il passaggio da una riva all'altra; a questo punto corrisponde il più antico centro urbano, costituitosi sulla riva sinistra del fiume sulle tre colline anzidette che più direttamente e scendono verso il fiume e prestissimo allargatosi su altre vicine.
Queste colline, le quali un tempo erano alquanto più elevate separate da bassure più accentuate che non siano adesso - dopo tanto lavoro artificiale di spianamento e colmamento - sono prevalentemente costituite da grossolane grigio-scure o rosso-brune e da tuffi di ceneri e lapilli ereditati dal Vulcano Laziale, qualche volta ricoperti, nelle parti più alte, da placche di sabbia e ghiaia di origine studio-lacustre. Esse rappresentano in sostanza l'estrema propaggine nord-occidentale delle spandimento vulcanico dell'apparato laziale, che in origine formavano una sorta di piano inclinato verso il Tevere, ripiano che l'erosione dei piccoli corsi d'acqua fluente adesso da sinistra a sbocconcellato e suddiviso in ristretti lembi e le sommità spianate e a fianchi originariamente talora assai liquidi, perché l'erosione era molto attiva, esercitandosi su materiali poco resistenti. Tale è l'origine dei classici Sette Colli, separati primitivamente da bassure ed alla con le, nelle quali appaiono depositi calcari inferi di acqua dolce. Il più elevato tra quei colli era ed è tuttora il Capitolino (59 m) che ha conservato in alcune parti periferiche, al pari del Palatino e dell' Aventino pendenze assai ripide, mentre il Quirinale, il Viminale, il Celio,l' Esquilino hanno subito maggiori schieramenti. Colmate sono state in parte notevole delle bassure che li separavano ( la più ampia corrisponde all'area dei Fori del Colosseo ) e quasi scomparse sono alcune alle regole, come quella tra il Pincio e il Quirinale, quella tra L'Esquilino e il Celio; ben visibili rimangono quella sud del de il Celio e del Palatino, percorsa dall' Acqua Marina, ora in parte coperta, e quella sud dell' Aventino, percorsa dalla Marrana della Caffarella o Acquataccio; l'antico Almone.
Le colline sulla destra del Tevere - Monte Mario, il Vaticano, il Gianicolo, Monte Verde - sono costituite in prevalenza da ghiaie e sabbie, in parte rappresentanti antiche dune cementate, oppure depositi di spiaggia, cui sovrastano talora tufi vulcanici; nelle valli interposte, più ampi e sull'opposta sponda (Valle dell' Inferno, Valle delle Fornaci), come pure alle falde orientali di Monte Mario o del Gianicolo, affiorano manne grigie o azzurrognole, alternate con sabbie fini, del Pliocene.
In città il livello medio del Tevere è poco meno di 12 m sul livello del mare; l' Isola Tiberina è alta 16 m. Le parti più basse della città ( 13,2-20 m ) sono quelle situate nel fondovalle, costituito dai depositi alluvionali del fiume stesso: il peristilio del Pantheon a 13,4 m, Piazza della Bocca della Verità a 13 m, Porta San Paolo a 14 m, Porta del Popolo a 17 m, Piazza Venezia a 20 m; sulla destra del fiume S. Pietro è a 19 m cosi come pure Piazza Mazzini. Degli antichi colli il più alto è il Campidoglio (59 m.); il Palatino è alto 52 m., il Quirinale 47 m, l' Aventino 45 m., il Celio 48 m.,l 'Esquilino 31 m.
Verso non dev'essere il ripiano sul quale si è oggi ampiamente estesa alla città, tende a rialzarsi: Porta Pia, il punto più alto della cinta murata sulla sinistra, era 64 m; e altezze simili si raggiungono nei cosiddetti Colli Parioli che la nave scendono ripidi sul Tevere. La sommità del Pincio era 51 m, con un dislivello di ben 34 m sulla sottostante Piazza del Popolo. Sulla destra del Tevere Le colline sono più elevati: il Gianicolo 88 m con un dislivello di ben 64 m sul vicino fondovalle, onde la necessità di rampe di accesso e di scale; il Vaticano raggiunge 80 m e Monte Mario 146 m; circondato ormai da quartieri urbani, essere il punto più alto della città, sovrastante di ben 130 m il sottostante fondovalle. I frequenti dislivelli, che costituiscono una caratteristica della città, tendono dunque ad accentuarsi con l'estendersi del lapidato verso la periferia.
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Provincia di Roma
La provincia di Roma, dopo le più recenti delimitazioni e dopo la creazione della provincia di Latina, abbraccia un'area di 5457 kmq. La costa si estende dalla foce del Mignone sul Tirreno fino a breve distanza da Torre Austura e vi si affacciano, oltre la territorio pertinente a Roma, quelle dei comuni di Civitavecchia, Anzio e Nettuno; inoltre la provincia comprende tutta la campagna Romana, i colli della Tolfa e i Sabatini, la valle del Tevere fin sotto Stimigliano, l'intero bacino dell' Aniene, tranne il tronco sorgentifero, i Colli Laziali e la parte superiore del Sacco con rilievi che lo fiancheggiano sulla sinistra. Di notevole importanza agricola sono anche il Subappennino sabino e quello prenestino, come anche la Valle del Sacco.
I centri principali per la produzione di vino sono Castelli Romani, Bracciano, Zagarolo; per le uva da tavola ha importanza Maccarese.Per l'olivo hanno il primo posto i Colli Sabini e Tiburtini.
Tivoli, Maccarese e i Castelli sono i centri per l'orticultura. La produzione delle castagne ha importanza nei Colli Laziali. La frutticoltura è sviluppata nella zona dell' Aniene. La pesca ha i suoi centri in Civitavecchia e Anzio.
I maggiori centri industriali della provincia, dopo Roma, sono Segni scalo, Civitavecchia e dintorni; Tivoli.
Rinomata località balneare è Ostia.
Tratto da "Enciclopedia Italiana Treccani", volume XXIV.
Comunicazioni da/per Roma
Da Roma irraggiano cinque linee ferroviarie principali:
- la Roma-Lvorno-Genova;
- la Roma-Orte-Firenze;
- la Roma-Tivoli-Pescara;
- la Roma-Frosinone-Cassino;
- la Roma-Latina-Napoli;
esse servono da comunicazione anche con le provincie limitrofe.
Ha Roma ci sono due Aeroporti : Fiumicino e Ciampino.
Da roma partone le principali arterie autostradali per tutta l'Italia.
Altre informazioni su Roma:
- Roma antica;
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