Vacanze a Chantilly : hotel, voli aerei, informazioni

L'attrattiva turistica della cittadina è rappresentata dalle meraviglie sparpagliate nei dintorni, come il castello, le stalle o il bosco, rinomata riserva di caccia reale. Senza scordare l'ippodromo, costruito nell'800 su iniziativa di alcuni aristocratici inglesi: oltre 3000 cavalli vengono adesso allevati nei maneggi di Chantilly, nella speranza di vincere un giorno il Ptix de Diane o l'ancor più importante Arc deTriomphe, che si corre a Parigi.

PER PER RAGGIUNGERE E VISITARE CHANTILLY
Come arrivarci. Dista 44 km da Parigi e si raggiunge uscendo da porte de la Chapelle. Si imbocca quindi la Al fino all'uscita numero 1 Chantilly. Giunti alla rotatoria, seguire le indicazioni sulla D16 e poi sulla NI1. In treno: dalla Gare du Nord, fermata Chantilly.
Visita del Castello. Dal I° marzo al 31 ottobre, tutti i giorni, tranne martedì, ore 10-18.
Dal 1 novembre a fine febbraio, ore 10.30¬12.45 e 14-I1. L'ultimo ingresso è consentito mezz'ora prima della chiusura. Per il Parco: tutti i giorni, tranne martedì, ore 8.30-12.45 e 14-18.
Visita delle Grandes Ecuries. Dal I° aprile al 31 ottobre, ore 10.30.11.30 (luglio e agosto, martedì ore 14-11.30), sabato e festivi ore 10.30-18; datl'I° novembre al 31 marzo, ore 14-17, sabato e festivi ore 10.30-11.30.
 
Chàteau
Circondato dalle acque, assomiglia ai castelli incantati delle favole: le torri circolari con i tetti in ardesia, la pietra scolpita da mani sapienti, i comignoli di forme diverse si riflettono nel canale come nei disegni dei libri per l'infanzia.
Il maniero, legato ai nomi delle famiglie Montmorency, Condé e Aumale, che nei secoli lo hanno adornato e modificato, è oggi sistemato da due edifici distinti: il Petit Chàteau, in origine ala di servizio, e l'ottocentesco Grand Chàteau, che dà accoglienza alle collezioni del Musée Condé.
I quadri sono appesi senza una logica apparente, secondo il gusto del proprietario, e non stimano nessun ordine cronologico; i mobili e le sculture, le ceramiche e le medaglie sono posti come in una casa privata, dove lo spirito della museografia moderna non ha avuto il permesso di entrare. I dipinti di provenienza italiana si mescolano perciò alle opere di scuola francese.
I due piani della biblioteca conservano 13.000 volumi, inclusi 3.000 manoscritti. I giochi d'acqua del parco erano i più osservati di Francia: Luigi XIV cercò invano di eguagliarli a Versailles.

Grandes Ecuries
Mai cavalli e cani ebbero casa più degna: le settecentesche stalle di Chantilly sembrano più grandiosi del castello vero e proprio, ricordando nella loro grandiosità quelle di Versailles: forse perché Louis-Henry de Bourbon, sovvenzionatore dell'opera, credeva alla metempsicosi e pensava di reincarnarsi in un cavallo. Nel 1830 le scuderie accoglievano 181 cavalli e 235 cani, ma possono accoglierne il doppio, nonché un centinaio di persone tra palafrenieri, cocchieri e stallieri. Il Musée vivant du Cheval conserva in parte la struttura originaria e alcuni box sono ancora occupati da cavalli, che vengono adoperati per gli spettacoli. L'esposizione illustra la storia del cavallo, le varie fasi della crescita, i diversi tipi di bardature usate nel mondo; il museo enumera anche una bella collezione di giocattoli di ispirazione equina.

Hippodrome

In giugno il prix du jockey-Club e il prix de Diane ne fanno lo scenario di uno tra gli avvenimenti più rilevanti della stagione: concerti, feste sull'acqua e fuochi d'artificio divertono scommettitori e appassionati d'ippica come i semplici curiosi. La prima corsa ufficiale si tenne nel 1834, allorché lord Seymours e il duca di Normandia si accorsero che l'elasticità del terreno era adeguata alle corse di cavalli, fino ad allora organizzate sul duro sterrato del Champ-de-Mors-

Chantilly:

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