Praga è una città nella quale il verde può sbucare tuttavia celato, ma basta entrare in uno dei suoi raffinati palazzi per immergersi in angoli di paradiso, come nel caso di palazzo Waldestein oppure dei giardini del Castello.
Ma la capitale vanta anche altri grandi spazi scampati alla forte urbanizzazione che ha implicato la città. In particolare, i parchi Petrín e Letnà offrono una valida opportunità per vedere come l’eleganza di Praga si esprima anche nella cura del verde.
Parco Petrín
L'attuale parco Petirín, che si erge sull'omonima collina, è quanto rimane della grande foresta che un tempo si allargava fra Malà Strana e Bílà Hora, messa a coltura fin dal XII secolo. La superficie fu poi presa nel corso dei secoli da orti e giardini nobiliari.
Il parco è una del le mete predilette dai praghesi per le loro passeggiate ed è valutato uno dei luoghi più romantici della città. In occasione dell'esposizione del 1891, furono innalzati una torre belvedere in ferro e un finto castello medievale. La torre, alta 60 metri, voleva ricordare la Tour Eiffel.
All'interno del castello, invece, è rappresentata in panorama circolare la Battaglia degli studenti di Praga contro gli Svedesi, che ebbe luogo nel 1648. Presente anche un labirinto di specchi. Nel parco sorge anche la chiesa di S. Lorenzo, di fondazione romanica, ma riutilizzata in epoca barocca. Chi lo desidera può prendere da Újezd la funicolare che porta sulla cima della collina, dalla quale si gode uno stupendo panoramadella città.
Letnà
La collina di Letnà, che domina Staré Mssto da nord, sulla riva opposta della Moldava, è stata organizzata per la prima volta a parco pubblico nel 1858, e mantiene tuttora questa caratteristica. Si consiglia di iniziare la visita dell'area da Kràlovskà Zahrada vicino al Hrad scendendo per Mariànské hradby. All'angolo con la Mickiewiczova, all'altezza del N. I, si nota la casastudio, ideata per sé stesso dallo scultore Franti"sek Bílek.
Dopo aver attraversato lo stradone si entra nei giardini di Letnà. Questo luogo in primavera è contrassegnato da una dispendio di colori per le tante aiuole in fiore. Spostandosi verso destra in direzione del fiume si trova il bel pergolato neobarocco Hanavsky, eretto da Otto Hieser in occasione dell'esposizione del 1891 e ora trasformato in ristorante.
Il parco Letnà merita di essere indicato anche per il magnifico panorama sulla città, che offre prospettive particolarmente propizi per cogliere l'infilata di ponti. Proseguendo verso la Moldava, si arriva una estesa piattaforma dove sorge il Metronom, che fu innalzato da Vratislav Karel Novàk in occasione dell’esposizione universale cecoslovacca nel 1991. Consiste in un intervento di arte cinetica e malgrado non sia sempre tenuto in movimento, rappresenta bene lo spirito praghese alle soglie del nuovo millennio.