Distretti esterni di Vienna

Un tempo composta da centri autonomi ed entrata a far parte del territorio metropolitano di Vienna solo a partire dal 1890, la fascia esterna alla Linienwall ha avuto una storia amministrativamente tormentata, passando dai 9 distretti iniziali ai 16 su 26 della "Grande Vienna" del Terzo Reich, per tornare all'attuale e più contenuto assetto con 23 Bezirke complessivi, ratificato dagli alleati al termine dell'occupazione. Senza dubbio la parte della città più difficoltoso da visitare -fatta eccezione per UNO-City, non sempre le connessioni con i 'mezzi' pubblici sono a portata di mano e le distanze dal centro sono spesso notevoli.

A richiami di carattere ambientale si affiancano rilevanti "monumenti" dell'architettura moderna, qui esemplificato attraverso quartieri residenziali e complessi abitativi o religiosi che sono elencati tra le esperienze più significative delle avanguardie viennesi del primo Novecento. Gli appassionati di musica vi troveranno alcune memorie di Beethoven, sepolto con altri "grandi" nel Cimitero centrale.
La visita è organizzata in tre percorsi, che riguardano ciascuno un quadrante della città esterno al centro storico.
I quartieri meridionali
Wiener Strassenbahnmuseum
Il museo dei tram viennesi (visita sabato, domenica e festivi 9-16; da novembre ad aprile chiuso), in Erdbergstrasse presso la rimessa della Wiener Verkehrbetriebe  ha riunito quasi un centinaio di vetture che documentano la storia dei tram viennesi a partire da quelli a cavalli del 1871. L'azienda organizza anche visite della città con vetture storiche, con partenza da ufficio informazioni "Wiener Linien" nella stazione della metropolitana Karlsplatz.
Schweizer Garten
Il "giardino degli svizzeri" occupa un triangolo tra Landstrasser Giirtel e le installazioni ferroviarie della Siidbahnhof.
Affaccia su Arsenalstrasse il moderno padiglione creato da K. Schwanzer per l'Expo 58 di Bruxelles e qui rimontato per essere utilizzato come sede del Museum der Kunst des XX Jahrhunderts Stiftung Ludwig (visita 10-18; lunedì chiuso), sede di mostre temporanee del museo d'arte moderna; nel giardino antistante, interessante Skulpturengarten, con opere di Wotruba, Arp, Giacometti, Hartung, Hrdlicka e Moore.
St. Marxer Friedhof
Quasi "incastrato" nel nodo autostradale di Landstrasse il piccolo camposanto di St. Marx, adoperato dal 1784 al 1874, è l'unico reduce degli antichi cimiteri viennesi e, nonostante i danni subiti nella seconda guerra mondiale, mantiene gran parte delle molteplici lapidi Biedermeier; una colonna spezzata con una figura angelica, a sinistra del viale centrale.
Zentralfriedhof
Visita: marzo, aprile, settembre e ottobre 7-18; maggio-agosto 7-19; novembre-febbraio 8-17. Il cimitero centrale di Vienna sorge lungo il tratto più periferico di Simmeringer Hauptstrasse; progettato nel 1874 da A. Mylius e F. Bluntschli, costituisce una "città nella città", con stazione ferroviaria propria e più di due milioni e mezzo di sepolture. In nome della bella sepoltura gran parte dei viennesi si fa ancora condurre alla dimora eterna da complessi musicali. Ha i principali motivi d'interesse nel settore centrale accessibile dall'imponente ingresso Jugendstil della Tor 2: vi si trovano le tombe e i cenotafi in vari stili, di Beethoven, Brahms, C.W. Gluck, Th. Hansen, j. Lanner, E. van der Núll, Schiinberg, Schubert, degli Strauss, di F. Werfel, ecc.
Triester Strasse
Il nome stesso di questa importante arteria ne ricorda l'origine di "porta d'Italia". Sulla destra, all'altezza del N. 52, è la gotica guglia della Spinnerin am Kreuz, colonna a edicola del secolo XIV il. Alle spalle della colonna è il George-Washington-Hof, uno dei grandi Hófe dell'edilizia socialista viennese dall'impianto di quartiere-giardino.
I quartieri occidentali
 
Hietzing
Collocato presso il parco di Schiinbrunn, questo quartiere è un'elegante zona residenziale sorta a cavallo fra '800 e '900. La parrocchiale del quartiere, riedificata in forme neogotiche nel 1863-66, custodisce due tele di J.M. Rottmayr; vicino si leva una colonna del 1713 con la statua della Vergine e la statua dell'imperatore Massimiliano del Messico.
La parte più esclusiva di Hietzing si stende attorno a Lainzer Hauptstrasse lunga arteria che sale tra palazzine e ville immerse nei giardini, vero riassunto dell'architettura moderna viennese. Tra gli edifici più interessanti, innalzati nel primo Novecento, villa Skywa-Primavesi di j. Hoffmann e tre case di Adolf Loos: Haus Scheu del 1913, Haus Steiner del 1910 e Haus Horner del 1912-13.
Werkbundsiedlung
Questo piccolo quartiere, raggiungibile sulla Veitingergasse è il più rilevante documento del Movimento moderno viennese: è formato da una quarantina di case tuono o plurifamiliari, costruite nel 1930-32 nel corso di una realizzazione dimostrativa del movimento del. Werkbund. Tra i progettisti, figurano personalità dell'architettura dell'epoca come. 0. Breuer, R. Neutra, G. Rietveld.
Schloss Hetzendorf
Il castello di caccia di J.L. von Hildebrandt del 1649, rinnovato nel 1743 da N. Pacassi e decorato di statue di L. Mattielli, oggi ospita la scuola di moda der Stadt Wien e il Modesammlung (visita 9-12; lunedì chiuso), collezione di moda, sezione distaccata del Museo della storia di Vienna.
Kirche "am Steinhof'
Visita guidata in tedesco e inglese lunedì-venerdì 8-15, sa­bato alle 15. Questa chiesa è tra i più significativi esempi di architettura religiosa del primo Novecento, capolavoro di Otto Wagner. L'edificio domina dall'alto il complesso ospedaliero psichiatrico dello Steinhof concretizzato nel 1904-07 su progetto dello stesso Wagner, che distribuì i padiglioni sulla collina inserendoli e nel bosco. Dedicato a S. Leopoldo, il grande tempio a pianta centrale coperta da cupola dimostra lo stile della Secession nel rivestimento esterno in lastre di pietra lisce ancorate da borchie a vista, nella fascia decorativa sotto il cornicione, nel portale d'ingresso a pensilina dominato da statue angeliche.
Nel luminoso interno, Wagner ha accordato le esigenze funzionali dell'edificio con un apparato ornamentale eccezionale. Da notare: la cupola rivestita di pannelli dai profili dorati, le vetrate con figure di santi di K. Moser, l'altare maggiore dorato di ispirazione bizantina.
Wagner-Villen
Húttelbergstrasse, che si arrampica sulle pendici del Wienerwald, vi sono le due ville che Otto Wagner innalzò per sé, esprimendo la sua piena maturità artistica. La prima è di forme neopalladiane con corpo centrale decorato da pronao; oggi è sede del Ernst Fuchs Museum dedicato all'artista austriaco. La seconda è disposta da estremo razionalismo segnato solo da un allusione decorativo tra le finestre e intorno all'ingresso.
I quartieri settentrionali e orientali
Karl Marx-Hof
Il grande complesso che sorge parallelo a Heiligenstàdterstrasse, è tra i più rappresentativi degli Hófe, i blocchi di abitazioni operaie innalzati dalla municipalità di indirizzo socialista negli anni '20 del Novecento a formare quella che fu poi delimitata la "Vienna rossa". Ha una facciata lunga quasi un chilometro, al cui centro è un corpo arretrato su grandi arcate, ritmato da sei torri che gli danno l'aspetto quasi di un fortilizio. Innalzato nel 1926-30 dall'architetto Karl Ehn, allievo di Wagner, il complesso è condizionato dalle forme dell'espressionismo, coniugate con il funzionalismo che è alla base della disposizione degli edifici. All'interno, gli inquilini sistemavano di servizi sociali.
Heiligenstadt
Verde sobborgo dell'estrema periferia settentrionale, è noto per essere intimamente legato alla memoria di Beethoven. Sulla caratteristica Pfarrplatz, si trova la Jakobskirche, chiesa innalzata in periodo romanico.
Dalla piazzetta della chiesa si stacca Probusgasse, intitolata all'imperatore romano Probo che nel secolo III avrebbe inserito la coltura della vite sulle rive del Danubio. Su questa via si trova un'altra Beethovenhaus (visita: 10-12.15 e 13-16.30; lunedì chiuso), abitata dal compositore nel 1802. Altre memorie legate al compositore tedesco sono custodite in Kahlenbergerstrasse dove è la graziosa casa settecentesca nella quale il musicista trascorse l'estate del 1824 e compose la sesta sinfonia Pastorale.
 
Oltre il Danubio
Tra il Danubio e il Vecchio Danubio si stende Donaustadt, il quartiere più orientale di Vienna.
Motivo di interesse è il Donaupark, parco creato nel 1964 per l'esposizione internazionale di floricoltura. All'interno sorge la Donauturm, moderna torre della televisione che con i suoi 252 metri di altezza è la costruzione più alta di Vienna: due ascensori veloci salgono in 35 secondi al piano centrale; vi sono anche due ristoranti girevoli; poco più in basso si trovano le terrazze con scenografico panorama su Vienna e sul Danubio.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Alte Donau
Il Donaupark è lambito dal Vecchio Danubio, il vero fiume che aveva questo percorso fino al 1875. A causa delle continue, catastrofiche inondazioni il Danubio fu canalizzato e fu scavato il Donaukanal, che corre nel centrodella città. Il Vecchio Danubio, tagliato dal nuovo fiume, fu modificato in lago: per il verde che lo accerchia e per i 10 km di spiaggia di cui dispone, è tra le mète preferite dei bagnanti viennesi.

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