Parchi, giardini a Vienna

Stadtpark
Dove: ingresso da Park-Ring (I, D-E5-6).
Come arrivarci: U-Bahn 4, fermata Stadtpark Orario: tutti i giorni, dall'alba A tramonto.
Questo parco, come quello del municipio, è stato disegnato dall'allora direttore dei giardini della città di Rudolf Siebock attorno al 1860 e presenta l’impianto tipico del giardino all’inglese. Da segnalare, all’ingresso dalla portale del fiume Wien, una pregevole opera in stile liberty di Friedrich Ohmann e Josef Hackhofer. La nota caratteristica del parco è la presenza di molteplici statue, spesso monumenti ai cittadini illustri della capitale. Al centro del parco è presente anche un romantico laghetto artificiale.

Rathaus Park
Dove: ingresso da Reichsratsstrasse
Come arrivarci: U-Bahn 2, fermata Schottentor. Orario: tutti i giorni, dall'alba al tramonto
Il parco del municipio è diviso in due settori dalla strada che conduce dal Ring al palazzo municipale e che durante il periodo natalizio è animata da un vivace mercatino.
Il parco fu installato dal 1872 al 1873 da Rudolf Siebóck e rappresenta uno dei giardini viennesi più stupendi e apprezzati da turisti e abitanti della capitale. È contrassegnato dalla presenza di molteplici aiuole fiorite che rendono il parco particolarmente raffinato e romantico. Ai lati del¬la strada di ingresso sono ordinate diverse statue.
Augarten
Dove: ingresso da Obere Augarten
Come arrivarci: U-Bahn 4, fermata friedensbriicke. Orario: tutti i giorni, dall'alba al tramonto.
Le prime notizie su questo parco risalgono al 1614, quando l'imperatore Mattia
vi fece innalzare un castello di caccia. Nel 1642 al suo ingresso fu posta una croce votiva di Schmidt. L'imperatore Carlo VI volle ridisegnare il parco secondo schemi barocchi, ma l'avanzata dei Turchi nel 1683 lo annientò totalmente. Nel 1712 l'imperatore Leopoldo lo ristrutturò secondo il modello francese. Finalmente, nel 1775, fu aperto al pubblico dall'imperatore Giuseppe II, che prima però fece risanare gli acquitrini circostanti ed eliminare la boscaglia che accerchiava la zona.
Arenbergpark
Dove: ingresso daNeulingasse.
Come arrivarci: U-Bahn 3, fermata Rochusgasse. Orario: tutti i giorni dall'alba al tramonto
II parco nacque nell'800 su insistenza del principe Esterhazy, che voleva adornare il suo palazzo con un’area verde. In seguito il parco e la dimora diventarono proprietà di franziska aremberg, che fece ridisegnare l’impianto dell’area e diede al parco l’assetto di oggi. Gli eredi decisero di donare il com plesso alla comunità viennese e il parco fu aperto al pubblico nel 1940.
È contraddistinto dalla presenza di colorate aiuole e statue che lo rendono particolarmente raffinato.
Laaer Wald
Dove: Laaer Wald Strasse
Come arrivarci: S-Bahn 80, fermata Simmeringer Hauptstrasse. Orario: tutti i giorni, dall'alba al tramonto
Più che un parco, si tratta di un vero e proprio bosco. La foresta di Laa è una delle aree verdi più giovani di Vienna ed è stata creata fra il 1956 e il 1970.
Arriva un'estensione di 40 ettari e presenta due laghetti artificiali, il laghetto azzurro e il laghetto del burro. Una parte della foresta zona protetta per gli uccelli. Una curiosità: negli anni intorno al 1880 questo distretto era denominato "Prater boemo" perché per lo più popolato da lavoratori stranieri originari dalla Boemia e dalla Moravia. Nella parte inferiore del bosco si trova a cappella di S. Anna.
Prater
Dove: ingresso da Praterstern
Come arrivarci: U-Bahn I, fermata Praterstern Wien Nord. Orario: tutti i giorni dall'alba al tramonto.
II Prater è famoso in tutto il mondo per la sua ruota panoramica. Le prime notizie storiche sulla zona risalgono al 1162, quando era ancora destinato a riserva di caccia per i membri della famiglia imperiale.
Nel 1537 l'imperatore Ferdinando I fece tracciare la Hauptallee, lunga quasi 5 km e fiancheggiata su entrambi i lati da ippocastani provenienti dalla Turchia, una vera novità per quell'epoca.
Nel 1766 l'imperatore Giuseppe II, sebbene il parere contrario di buona parte della corte, decise di donare il Prater alla città. Da quel momento è il parco preferito dai viennesi che vi passano volentieri le loro domeniche. In particolare la parte meridionale del parco è chiamata prato del macello perché durante il medioevo vi erano ambientati molteplici tornei.
Nel parco è presente un bosco dalla superficie di circa 1250 ettari. Da notare al termine del viale principale un padiglione innalzato nel 1782 da Isidor Canevale e che veniva adoperato come luogo di ritrovo dalla Compagnia imperiale di caccia: oggi è stato modificato in ristorante e al primo piano si notano ancora dei dipinti risalenti all'epoca di realizzazione. Oltre alla ruota panoramica il Prater ospita anche il Planetario, che si indica per le sue caratteristiche tecniche, grazie alle quali è in grado di riprodurre le co­stellazioni astrali dal 4000 a.C. fino ai giorni nostri.
Resselpark Dove: ingresso da
Karlsplatz
Come arrivarci: U I e 4, fermata Karlsplatz.
Orario: tutti i giorni, dall'alba al tramonto.
Si tratta di uno dei parchi più gremiti di Vienna, anche per la sua vicinanza al Politecnico. È contraddistinto dalla presenza di un grande prato sul quale durante la bella stagione è facile vedere gli studenti che organizzano i loro esami. Una curiosità: fra le tante statue che abbelliscono il parco, la maggior parte ritrae uomini che fecero grandi scoperte ma che morirono in miseria.
Schubertpark
Dove: ingresso da Shulgasse
Come arrivarci: U-Bahn 6, Wàhringer Strasse. Orario: tutti i giorni, dall'alba al tramonto.
Questo grazioso e non molto grande parco sorge sull'area dove fino al 1925 si trovava il cimitero locale di Wàhring, dove erano stati seppelliti personaggi celebri della vita culturale austriaca. Per questo motivo sono rimasti in evidenza i luoghi primitivi di sepoltura di Schubert e Beethoven, i cui corpi riesumati sono stati spostati a Zentralfriedhof.
Wertheiimstein
Dove: ingresso
da Heilingenstàdter Strasse
Come arrivarci: U-Bahn 4, fermata Heilingenstadt Orario: tutti i giorni, dall'alba al tramonto.
Il parco fu costruito nel 1824 per volere di Rudolf Arthaber, che voleva abbellire la villa posta nelle sue prossimità. La proprietà fu in seguito ereditata dalla famiglia Wertheimstein, che la diedero alla comunità cittadina. Il parco è contraddistinto da un assetto molto elegante, dove predominano aiuole e statue. A partire dal 1959 una sua parte è stata unicamente riservata a utenti ciechi.
Wahringer Park
Dove: ingresso da Wàhringer Strasse
Come arrivarci: U-Bahn 6, Wàhringer Strasse. Orario: tutti i giorni, dall'alba al tramonto.
Si tratta un tranquillo angolo verde, contraddistinto una vegetazione più selvaggi rispetto agli altri parchi viennesi. Al suo inetrno sono contenute i monumenti sepolcrali di diversi personaggi illustri.
hringer Park
Tiirkenschanzpark
Dove: ingresso da Mendelstrasse
Come arrivarci: S-Bahn 3, fermata Gersthof.
Orario: tutti i giorni, dall'alba al tramonto.
Il parco fu nei secoli scorsi teatro di cruente battaglie fra l'esercito austriaco e quello turco. La zona, distrutta dai molteplici conflitti, fu ripopolata molto adagio. Verso la fine del 1800 fu deciso di dare ai cittadini che la abitavano un parco. II progetto fu consegnato a Karl Ha­senauer e Wilhelm Exner, che fecero una delle più belle aree verdi della capitale. L'impresa si rivelò più difficile del previsto, a causa della conformazione sabbiosa del suolo e fu stabilita una gran quantità di denaro. Oggi il parco è contraddistinto dalla presenza di molteplici laghetti e da un settore conservato alla flora alpina.
Schweizergarten
Dove: ingresso da Giirtel Landstrasse (2, ES). Come arrivarci: S-Bahn 3, fermata Siidtiroler Platt. Orario: tutti i giorni, dall'alba al tramonto.
Il suo nome significa giardino degli Svizzeri e fu inaugurato nel 1906. All'ingresso si trova un obelisco che ricorda il giorno dell'inaugurazione. Il parco è strutturato secondo il classico modello romantico inglese, con laghetti e molteplici brevi corsi d'acqua. L'area accoglie anche un bel roseto, un ristorante e una pista da pattinaggio su ghiaccio. Chiamato in principio "Maria-Josepha-Park", fu chiamato con il nome attuale come segno di ringraziamento nei confronti dell'esercito svizzero per il suo aiuto durante la prima guerra mondiale.

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