Rotenturmstrasse, parte settentrionale dell'Innere Stadt

Il settore settentrionale dell'Innere Stadt contiene la parte più antica del centro storico, caratteristico per íl dedalo di vicoli che si apre ai due lati dell'asse ottocentesco 'i Rotenturmstrasse. È una Vienna in scala minore rispetto a quella asburgica: case borghesí e botteghe di artigiani sono le tipologie edilizie predominanti; che avvicendano più aulici scenari delle altre aree del centro storico.

Stradine e vicoli contorti, chiese e cui dimensioni sono inversamente proporzionali all'età danno vita ad atmosfere che, compatibilmente con il tragico automobilistico, richiamano la Vienna commerciale più che quella unficiale, collegata molto più ai limitrofi scali del Donaukanal - cancellati dal Franz Jose fs-Kaí di Otto Wagner che ai palazzi del potere dell’Hofburg.
Lo documentano anche le tracce dell'antico quartiere ebraico, eliminato via dalla persecuzione detta Wlener Gesera, del 1421, che constò la deportazione e la vita ai membri della comunità israelitica, le lapidi del cui cimitero furono adoperate per gli edifici dell'università La visita inizia dalla piazza di S. Stefano, dalla quale parte un bellissimo percorso nel settore settentrionale del centro storico, dove un tempo circolava un antico ramo del Danubio.
Haus Zacheri
Il grande edificio che occupa la sezione centrale di Brandstàtte è uno dei migliori esempi dell'architettura modernista viennese, spesso associato alla più celebre Loos Haus di Michaelerplatz, della quale è in parte un'anticipazione. Opera di Josef Plecnik è contraddistinta dalla facciata continua a spigoli arrotondati, in grandi lastre di granito segnate da sottili scanalature verticali.
Rotenturmstrasse
Per buona parte risultato degli demolizioni ottocenteschi di una parte dell'innere Stadt, è stata terminata solo nel 1862. Sonnenfelsgasse e Bàckerstrasse, che vi confluiscono, sono caratterizzate da molteplici edifici antichi; ne fronteggia l'accesso il Gutenbergdenkmal, monumento a Gutenberg di gusto Jugendstil, costruito da Max Fabiani nel 1900.
Dr.-Ignaz-Seipel-Platz
Già Universitdtsplatz, la piazza mantiene quasi intatto il carattere settecentesco, mitizzato da una veduta del Canaletto conservata al Kun-sthistorisches Museum.
È chiusa sul fondo dal complesso degli edifici dell'Ape Universitàt, l'Università Vecchia, la cui fondazione risale al 1365; fu al centro dei moti rivoltosi del 1848, in cui gli studenti ebbero un ruolo di grande importanza. Sulla sinistra è la chiesa dei Gesuiti, ai quali fu affidata l'Università nella seconda metà dei '500; di fronte al semplice edificio seicentesco dell'Ape Universitàt è l'Accademia delle Scienze.
Akademie der Wissenschaft
Il palazzo della Accademia delle Scienze, originariamente adibito a sede universitaria, fu
fatto innalzare dall'imperatrice Maria Teresa su progetto di J.N. Jadot in forme neoclassiche francesi; solo dal 1883 è sede dell'Accademia. Ha una facciata ornata ai lati da due fontane e ingentilita al centro, al piano superiore, da un balcone a colonne. Nell'interno, notevole l'atrio centrale su gruppi di colonne, e al primo piano la Festsaal, sala delle feste, deteriorata gravemente da un incendio nel 1961 e accuratamente restaurata.
Notevoli, inoltre, la sala di Teologia e la sala del Consiglio, decorata da una grande stufa e da due affreschi di F.A. Maulpertsch.
Jesuitenkirche
Detta anche chiesa dell'Università, fu costruita dai Gesuiti nel 1627-3 1, rinnovata nel 1703-05 da Andrea Pozzo che ne caricò il carattere barocco romano, e più volte modificata tra il 1832 e il 1904. Ha una facciata a due ordini di paraste che inquadrano finestre e nicchie a statue, coronata da un frontone tra due ampanili dalle caratteristiche guglie. Solenne è l'interno a unica, alta navata aperta ai lati dalle arcate delle cappelle, aggiunte dal Pozzo. Oltre all'apparato decorativo, Tempre di Andrea Pozzo sono la grande cala dell'altare maggiore nonché gli affreschi prospettici della volta, poi modificati.
Schónlaterngasse
Questa via particolare e stretta è aperta al pubblico dall'Heiligenkreuzerhof, complesso di edifici sei-settecenteschi che mantengono ancora elementi di muratura medievale, appartenuti all'abbazia di Heiligenkreuz e disposti attorno a una lunga corte rettangolare; sul lato sinistro, un cancello barocco dà accessibilità al settecentesco Prùlatenhof, con sculture della bottega di Giovanni Giuliani, oggi sede dell'Accademia di arti applicate.
Sempre all'interno del complesso è I'Heiligenkreuzerhofkapelle, cappella decorata di sculture di Giuliani al quale si devono anche le pale all'interno; la pala dell'altare maggiore è invece di M. Altomonte. Fronteggia l'Heiligenkreuzerhof la seicentesca Haus zur schónen Laterne, la cui bella lanterna settecentesca in ferro battuto dà nome alla via; sul lato sinistro, è la famosa Basiliskenhaus più volte rimaneggiata e rifatta,; a fianco è I'Alte Schmiede (visita 10-15; sabato e domenica chiuso), antica bottega di fabbro completa di fucina e strumenti, restaurata.
Dominikanerkirche
La chiesa dei Domenicani si erge su Postgasse. Di origine duecentesca, fu rimaneggiata nel 1631-34 nelle forme del barocco romano da j. Spatz, Cipriano Biasino e A. Canevale, con facciata addobbata da un portale sovrastato da una statua della Madonna, e soprelevata rispetto alla via in seguito alla risistemazione ottocentesca dell'area. Di particolare interesse l'apparato decorativo dell'interno, con alta navata centrale e profonde cappelle laterali, composto da un suggestivo e ricco insieme di stucchi raffiguranti centinaia di angeli in volo.
Fleischmarkt
La strada animata da molteplici botteghe di generi alimentari, si apre a sinistra verso la fine di Postgasse e il nome di "mercato della carne" ne ricorda l'antica finalità di mercato della corporazione dei macellai. Subito a destra è l'Hauptpostamt, posta centrale, che ha dimora in un edificio ottocentesco di forme classiciste, in origine convento domenicano, iniziato nel 1305 e terminato alla fine del secolo XVIII.
Più avanti è la Schwindhof, casa natale del pittore Moritz von Schwind di impianto settecentesco con portale barocco decorato da rilievi. Vicino sorge la chiesa greca della Trinità, edificata nel 1782­87, con facciata neobizantina ad arcate dorate , adibita al culto greco­bizantino nel 1861; nell'interno, iconostasi del secolo XVIII. A sinistra della chiesa si trovano due case del secoloXVI: quella a destra, migliorata a fine Ottocento, accoglie  il celebre Griechenbeisel, taverna e birreria, già disponibile nel 1447, dove cantava il menestrello Augustin il cui canto "Oh du lieber Augustin" è ancor oggi l'inno popolare dei viennesi; il locale era frequentato da Beethoven e Strauss.
Griechengasse
Il vicolo che si apre all'altezza del N. 9 di Fleischmarkt, dove si possono ancora considerare i cartelli dei primi del '900 con cui si invitavano alla prudenza pedoni e guidatori di carri, sfocia su Griechengasse, abitata da commercianti greci. Vi sorge la chiesa greca di S. Giorgio, innalzata in stile Impero nel 1803; l'iconostasi è del 1780.
Continuando su Fleischmarkt verso Rotenturmstrasse, notare la Mietshaus, casa d'abitazione con facciata Jugendstil di Dehm & Olbricht, contraddistinta da due fasce laterali con grandi finestre e un corpo centrale con decorazioni dorate di chiara ispirazione Secession. All'angolo con Rotenturmstrasse, la banca Bawog ha sede in un edificio tardo-jugendstil.
Bermuda Dreieck
II "triangolo delle Bermuda": porta questo pseudonimo curioso il tratto di strada che attraversa Rotenturmstrasse, zona ricca di locali e ristoranti dove si ritrova la gioventù viennese e che deve il nome al dedalo di strade cieche, vicoli e scalinate. Dall'altro lato, Fleischmarkt termina in una scalinata sulla cui destra è la Kornhàuselturm, la torre-atelier dell'architettoJ. Kornhàusel, parte del complesso della sinagoga di Seitenstettengasse.
Sinagoga
Sulla breve Seitenstettengasse sorge la principale Sinagoga di Vienna (visita gratuita; venerdì ore 16), "cammuffata" da un altro edificio come era consuetudine a quel tempo. Innalzata nel 1825-26, a pianta ellittica, deve proprio alla sua "invisibilità" la salvezza durante il nazismo: è infatti l'unica superstite delle 24 allora attive in città.
Ruprechtskirche
La più antica chiesa di Vienna, oggi dell'ordine equestre del S. Sepolcro di Gerusalemme, fu elevata nel secolo XI sui resti di una porta romana. È una piccola realizzazione, isolata al centro dell'omonima piazzetta, con un campanile romanico a bifore. L'interno gotico, a due navate su pilastri con abside poligonale, mantenuti la tribuna d'organo gotica, diverse sculture del XV-XVI secolo e una vetrata duecentesca con Crocifissione.
Hoher Markt
La vasta piazza, in parte ricostruita dopo le demolizioni belliche, occupa l'area dell'antico foro romano. Al centro è la Vermàhlungsbrunnen, "fontana dello sposalizio", alzata nel 1729-32 da J.E. Fischer von Erlach il giovane, a forma di elegante baldacchino su quattro colonne scanalate con il gruppo marmoreo dello Sposalizio della Vergine del veneto Antonio Corradini.
Sul lato settentrionale della piazza, in un passaggio coperto, inserito l'Ankeruhr, orologio a scala lineare in forme jugendstil di F. von Matsch, che ogni ora ha in vista un diverso rilievo con personaggi della storia viennese e, allo scoccare del mezzogiorno, seguito da un carillon mostra in rotazione tutte le figure (durante l'avvento, alle 17 e alle 18 canti natalizio).
Wipplingerstrasse
È una delle principali vie della parte occidentale dell'innere Stadt con antichi palazzi nel tratto iniziale tra cui l'Altes Rathaus, il vecchio municipio più volte riutilizzato; la facciata barocca, del 1699-1706, ha due portali gemelli decorati da statue. Al pianterreno ha sede l'Archivio della Resistenza Au­striaca (visita 9-17, lunedì, mercoledì e giovedì), intitolato alla lotta di liberazione contro il fascismo e il nazismo. Notare, nel cortile, la Andromedabrunnen, fontana di Andromeda, altorilievo bronzeo di G.R. Donner inserito in una nicchia sovrastata da un balconcino con bella ringhiera in ferro battuto.
Un passaggio permette di giungere, in Salvatorgasse, la Salvatorkapelle (visita; 9-I I; martedì, gio­ vedì e venerdì chiuso), edificio del XIV secolo interessante per il bel portale rinascimentale a due colonne, ornato dalle figure di Cristo e della Vergine nella lunetta. Di fronte all'Altes Rathaus sorge il Bóhmische Hofkanzlei, palazzo dell'antica Cancelleria boema, oggi sede della Corte Costituzionale, innalzato nel 1708-14 da J.B. Fischer von Erlach il vecchio, ingrandito da M. Gerl.
La facciata anteriore è decorata da due grandi portali gemelli, mentre quella posteriore dà su Judenplatz, centro del ghetto ebraico dal XII al XV secolo.
 
Maria am Gestade
La chiesa, detta anche Maria Stiegen deve l'antica denominazione di Maria auf der G'stettn, al fatto di sorgere sulla riva di un antico braccio del Danubio.
La costruzione gotica, sul sito di una precedente cappella del secolo XII, è composta da due parti: il coro, eretto nel 1332-57 come cappella della famiglia Greif e la navata, aggiunta nel 1398-1414 e lievemente fuori asse. Andata in rovina nei secoli XVII-XVIII e adoperata come magazzino dalle truppe napoleoniche, fu più volte ristrutturata a partire dal 1817-24.
La stretta e alta facciata, che domina l'angusta strada medievale, ha decorazioni in stile "fiammeggiante" con portale d'ingresso a rilievi, inserito in un portico esagonale; sul lato destro, un ingresso con portico più piccolo, addobbato da figure angeliche cinquecentesche e il bel campanile poligonale a sette piani di Michael Knab, precorrono il portale del coro con un rilievo della Madonna trecentesco.
L'interno di Maria am Gestade
Come rivela il prospetto, anche l'unica navata è stretta e accompagnata da pilastri. Da notare, nella controfacciata, la tribuna d'organo, capolavoro tardogotico viennese del 1515 secolo, e nella cappella destra le ante dell'altare maggiore gotico originale della chiesa, tra i migliori esempi della pittura gotica.

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