L'itinerario parte dal distretto di Schóneberg raffinata zona della capitale dove si possono ancora osservare palazzi ottocenteschi sfuggiti ai bombardamenti. In seguito si arriva il luogo che, nei primi decenni del XX secolo, tolse a Unter den Linden il primato culturale, artistico e mondano di Berlino, conservando tale ruolo anche tra le due guerre. I danni derivati ai bombardamenti dell'ultima guerra furono qui cancellati più velocemente che altrove, ma con la suddivisione della città la zona cambiò aspetto. Dopo la riunificazione della città, ha ritrovato il suo antico splendore, divenendo uno dei luoghi di riferimento dello shopping e della vita culturale berlinese. Alla passeggiata da Nollendorf Platz a Savígny Platz, che richiede circa due ore, segue un lungo spostamento in metropolitana fino all'Olympiastadion, destinazione finale dell'itineraria.
Nollendorfplatz
Prima della guerra era il centro del quartiere dei teatri. Il più noto era il Metropol dove Erwin Piscator mise in scena nel 1927-29 alcuni tra i suoi pezzi più notevoli di teatro politico ed espressionista; oggi è uno tra i templi berlinesi della musica pop.
Maassenstrasse
I berlinesi la girano per andare in Winterfeldtplatz, dove al giovedì e al sabato mattina si svolge un colorito mercato nel quale si possono trovare generi alimentari originari da tutto il mondo e originali articoli d'abbigliamento. La piazza è ricca di punti di ritrovo alla moda, piccoli artigiani, rigattieri, antiquari, così come la vicina Goltzstrasse.
Kleistpark
Già nel 1506 si trovava un parco nel luogo dove nel 1679 fu preparato il primo giardino botanico di Berlino. Lo nasconde la Kammergericht, dove lo spietato tribunale del popolo nazista punì a morte almeno 2500 prigionieri politici, e che nel trienniol945-48 divenne sede del comitato di controllo degli Alleati. Opposto all'edificio, serve da ingresso all'area verde il Kiinigskolonnaden, realizzato da Karl von Gontard su un ponte vicino ad Alexanderplatz; nel 1910, a causa del traffico forte, si decise di portarlo qui.
Wittenberg Platz
La piazza segnava ai tempi del muro l'ingresso nei quartieri commerciali di Berlino Ovest, che avevano come contrassegno il vicino grande magazzino Kaufhaus des Westens, uno tra i più ampi d'Europa. Al centro dello slargo, ornato da due fontane, spicca la stazione in stile neoclassico della U-Bahn, la più vecchia della capitale tedesca.
Kaiser-Wilhelm-Gedchtniskirche
Visita: ore 9-19.30; chiusa durante i servizi liturgici. Soltanto uno spezzone di campanile testimonia la chiesa neoromanica innalzata tra il 1891 e il 1895 in memoria dell'imperatore Guglielmo I: tutto il resto andò distrutto sotto il tremendo bombardamento aereo del 22 novembre 1943.
Rappresenta certamente uno degli edifici più allegorici di Berlino. Respinta la proposta di distruggere quanto ne era rimasto in piedi, fu dato incarico a Egon Eiermann di innalzare vicino al rudere una nuova chiesa a base ottagonale, assai affascinante all'imbrunire per l'effetto della luce che traspare dalle vetrate blu a nido d'ape; all'interno è mantenuta la Stalingrad Madonna, disegno a carboncino realizzato da un soldato tedesco nel 1942 durante l'assedio alla città russa, il cui fallimento mutòle sorti della seconda guerra mondiale.
Nella Gedenkholle (visita: lunedì-sabato ore
10-16), galleria dellaa memoria, preparata nella base della torre in rovina, sono esposti alcuni resti dei mosaici del soffitto e dei bassorilievi di marmo che decoravano l'interno della chiesa, nonché differenti fotografie scattate prima e subito dopo i bombardamenti.
Kurfiirstendamm
Lunga arteria tracciata nel 1542 dal grande elettore per unire il castello di Berlino a quello di caccia di Grunewald e fatta ampliare nel 1873 da Bismarck, che era rimasto colpito dagli Champs-Elysées parigini.
Negli anni '20 del '900 lungo il viale s'insediarono accurati hotel, negozi di lusso, gallerie d'arte e rinomati ristoranti; nel Romanische Café, là dove ora si erge l'Europa Center, usavano incontrarsi i più rilevanti intellettuali della repubblica di Weimar. Oggi, anche se dopo la caduta del Muro siano stati aperti diversi negozi di lusso in Friedrichstrasse il tratto orientale di Ku'damm rimane un polo commerciale e turistico assai movimentato, piacevole da percorrere principalmente la sera, quando è illuminato dalle vivaci insegne luminose di cinema, alberghi e caffè:
Fasanenstrasse
È la più importante delle eleganti strade che attraversano Ku'damm, meno famosa al turismo di massa ma similmente ricca di negozi, gallerie d'arte e ristoranti alla moda.
Al N. 24, l'elegante villa Griesenbach ospita il Kàthe-Kollwitz Museum che rivisita attraverso quattro percorsi tematici l'incessante impegno sociale e politico dell'artista.
La collezione del museo contiene circa 150 disegni e incisioni, inclusa la celebre litografia Brot, 15 manifesti originali e altrettante sculture. Le incisioni del ciclo Weberaufstand compongono una serie completa, così come gli Autoritratti, che spaziano dal 1888 al 1938, le opere del ciclo Krieg, i lavori sul tema Tod e quelli in memoria di Karl Liebknecht.
Theater des Westens
L'appellativo popolare di Sucrier (in tedesco, zuccheriera) fotografa con prontezza le forme dell'edificio, che dietro la monumentale facciata neorinascimentale si cambia nella parte posteriore in un castelletto tanto impossibile quanto fiabesco, con tanto di putti e fregi dorati.
Non da meno appare l'interno, dove un tempo erano riproducete sia operette sia opere e che dal 1961 vede andare in scena cabaret, riviste e soprattutto musical.
In netto contrasto con il teatro sorgono due edifici sorti negli ultimi anni del '900. Sul primo, divenuto una presenza assai regolare nelle cartoline di Berlino, si erge una gigantesca "vela" di al-luminio che ricorda la pinna di un pescecane e gira con lentezza su se stessa quando il vento soffia a una velocità di almeno tre nodi.
La Ludwig-Erhard Haus opera dell'architetto londinese Nicholas Grimshaw, richiama nella forma un armadillo: alta 38 m, ha una costruzione portante di 15 costoloni incurvati di acciaio, nei voleri del committente contrassegno dello slancio verso il futuro dell'economia berlinese.
Kantstrasse
Attraversata Savigny Platz , dove fu girata una tra le più importanti sequenze del film Cabaret, e che appare molto viva principalmente nelle sere estive, il lungo e trafficato viale intitolato a lmmanuel Kant continua il proprio cammino in direzione dell'ICC, struttura multifunzionale il cui avveniristico protezione in alluminio la fa sembrare una sorta di nave spaziale.
In realtà si tratta di un centro congressi che grazie alla rilevante estensione e all'altissimo livello tecnologico delle infrastrutture ha portato Berlino a conquistare la sesta posizione mondiale tra le città promotrici di tali eventi.
Funkturm
Visita: ore 10-23. Tre anni dopo che la Voxhaus aveva mandato in onda da Potsdamer Strasse la prima trasmissione radio tedesca nel 1923, fu innalzata la torre dalla quale, nel 1932, venne estesa la prima trasmissione televisiva ufficiale del mondo. Salendo dal basso verso la sommità della costruzione, che ricorda in scala ridotta la torre Eiffel, s'incontrano il Deutsches Rundfunkmuseum (visita: ore 10-17; martedì chiuso), che spiega la storia dei mezzi di comunicazione di massa dal 1924 a oggi e, a 125 m, una piattaforma dalla quale si può osservare, nelle giornate limpide, uno straordinario panorama della città. Sul lato opposto di Masuren Allee, l'Haus des Rundfunks, del 1929-30, è agevolmente riconoscibile per l'abbinamento di mattoni neri e piastrelle rosso amaranto; l'atrio appare, tanto nella struttura quanto nelle decorazioni, una tipica espressione dell'art déco degli anni '30.
Georg-Kolbe Museum
Visita: ore 10-17; lunedì chiuso. Chi sognasse esaminare la conoscenza di uno tra i più rilevanti scultori tedeschi del '900, potrà visitare la casa e lo studio dell'artista, accerchiati da un bellissimo giardino. Arredi in stile Bauhaus assicurano degna cornice a più di 200 sculture e circa 1500 disegni, oltre agli oggetti personali di Kolbe e a opere di artisti contemporanei.
Le-Corbusier-Haus
La rassegna internazionale d'architettura Interbau fornì al grande architetto elvetico l'opportunità per conseguire una terza "macchina abitativa" dopo quelle di Marsiglia e Nantes. Dietro la facciata del complesso, rinvigorita da balconi non allineati tra loro e dipinti in tinte vivaci, si nascondono 527 appartamenti.
Olympiastadion
Lo stadio di Berlino, uno dei più grandi complessi sportivi a livello europeo, fu innalzato in occasione dei Giochi olimpici del 1936. Nei decenni seguenti ha subito alcune operazioni di allargamento.