Greenwich e i Docks a Londra

Non c'è solamente l'osservatorio astronomico a Greenwich, quartiere che con il suo grande parco ricalca una piacevole soluzione di continuità nel grigio scenario delle vicine Docklands, scomoda eredità della luminosa epoca vittoriana.

Nella seconda metà del XX secolo, lo scioglimento dell'impero coloniale e lo spostamento delle attività portuali - già compromesse dagli attacchi aerei del 1940 - a Tilbury hanno messo le autorità britanniche di fronte il bisogno di avviare un programma di recupero senza eguali in Europa per estensioni dell'area interessata e per l'impegno finanziario richiesto. A 20 anni dall'inizio dei lavori, risulta ancora difficile formulare un giudizio.
Nel frattempo, non resta che visitare le Docklands senza scordare di trovarsi di fronte a un work in progress, come si comprende osservando l'alternarsi di aree ormai recuperate, spazi in fase di riutilizzo e rugginosi resti di un passato improvvisamente tramontato. Le dimensioni dell'area presentata consigliano di spostarsi sui mezzi di trasporto pubblico, in modo da consumare la visita dei luoghi di maggiore interesse nel giro di mezza giornata.

Cutty Sark
In un bacino sulla sponda meridionale del Tamigi, ecco il veliero che dal 1869 ruppe tutti i record di velocità tra la Gran Bretagna, l'Australia e la Cina: al suo interno sono sistemate una raccolta di stampe navali e la più grande collezione di polene al mondo.
Accanto al Cutty Sark, lo yacht Gipsy Moth IV  sembra quasi un modello in scala, ma fu su questa barca che tra il 1966 e il 1967 Francis Chichester divenne il primo inglese a circumnavigare il globo in solitaria, guadagnandosi con tale impresa il titolo di baronetto. Il passaggio pedonale sotto il Tamigi porta alla Isle of Dogs, sulla riva opposta del fiume.

Queen's House
Nel 1616 Giacomo I affidò a InigoJones quella che sarebbe stata la prima villa in stile palladiana d'Inghilterra, indirizzata alla moglie Anna: la regina, però, non visse a lungo per vederla terminata, e la prima a soggiornarvi fu perciò Henrietta Maria, sposa di Carlo I.
Caduti gli Stuart, la residenza, che sorge sul limitare del Greenwich Park, fu assegnata ai guardiani del parco, per poi divenire una scuola riservata agli orfani dei marinai; nel 1934 l'ala ovest fu destinata a sede del National Maritime Museum.
La sala successiva alla Great Hall accoglie la più rilevante collezione al mondo di dipinti fiamminghi e olandesi a soggetto marino; la più antica scala a chiocciola della Gran Bretagna dirige i visitatori ai piani superiori, dove i Royal Apartments sono ingioiellati da quadri e arredi cinque-seicenteschi.

National Maritime Museum
Un robusto maquillage curato da Rick Mather, architetto assai attivo sulla scena londinese di fine millennio, ha riportato al passo con i tempi il più grande museo del mondo nel suo genere, intitolato alla storia della marineria in Gran Bretagna dal 1450 ai giorni nostri.
II nuovo percorso espositivo, articolato su 16 gallerie ricche di postazioni interattive, si apre con il programma audiovisivo sulla storia delle risorse marine in mostra nella Neptune Court, coperta da una struttura in vetro, per poi decorare la storia del mare come via di trasporto, i viaggi di esplorazione e conquista, l'evoluzione costruttiva dei grandi transatlantici, le complesse leggi economiche legate alla navigazione, la formazione dell'impero britannico, il commercio degli schiavi.
La sezione Art and the sea presenta il ruolo del mare nell'arte e nella cultura visiva europea attraverso dipinti e altre opere appartenenti alle collezioni del museo; la Nelson Gallery ospita ricordi e documenti dell'ammiraglio, racchiusa l'uniforme che indossava quando morì a Trafalgar.

Commerciai Road
Si chiama così perché fu aperta nel 1812 per farvi passare le merci provenienti dai Docks, la cui presenza ha altresì influenzato il carattere del quartiere di Stepney, faticosamente colpito dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale e interessato, dopo la graduale chiusura degli stabilimenti portuali, da un processo di aggiornamento a carattere residenziale.
Avvicinandosi alla City,
Wapping vide il proprio aspetto letteralmente stravolto dalla realizzazione dei quattro bacini compresi nei London Docks , che isolarono il rione dal resto della città, forzando gli abitanti a ordinare in abitazioni malsane e sovraffollate.
Wapping è stata perciò una tra le prime aree delle Docklands interessata dal programma di recupero, come testimonia la folta presenza di centri commerciali, a iniziare da quel Tobaco Dock che riproduce uno tra i eccellenti esempi di riconversione nell'area portualee londinese, anche se le sue dimensioni sembrano fin eccessive rispetto alla popolazione presente del quartiere.
Vale la pena di continuare fino alla fine di Wapping Wall, presso l'imbocco del bacino di Shadwell, per osservare la taverna Prospect o f Whitby, una tra le più antiche del quartiere; sulla riva settentrionale del bacino, la chiesa di St Paul fu innalzata come ringraziamento per la vittoria su Napoleone a Waterloo.

Limehouse
Intorno al Regent's Canal Dock, collegamento tra il Tamigi e la rete dei canali londinesi, si solleva un quartiere noto fino ai primi del '900 come covo di prostitute, fumatori d'oppio, giocatori d'azzardo e malviventi. Uno scenario dickensiano le cui tracce si limitano oggi alle case settecentesche affacciate su Narrow Street, dove è ancora al proprio posto il pub The Grapes, riferito in un romanzo del grande scrittore.

Rotherhithe
Québec, Russia, Nonvay Docks. I nomi dei magazzini che a metà del XIX secolo avevano ricoperto l'intera penisola di Rotherhithe ricordavano i paesi da cui venivano le merci stivate al loro interno. Oggi appare difficile delimitare il carattere dell'area, sospesa tra le declinanti vestigia del suo industrioso passato e movimentate operazioni di speculazione edilizia, anche se passeggiando lungo Rotherhithe Street, introdotta dalla facciata in mattoni gialli della sobria quanto elegante chiesa di St Mary, si coglie ancora qualche scorcio del vecchio abitato marinaro, con la Nonvegian Church, la Fin­nish Seamen's Church e la Swedish Seamen's Church a testimoniare che da queste parti l'immigrazione non è certo una novità degli ultimi decenni. Proseguendo verso est, si arriva la Brunel Pumping Station,  i cui potenti motori a vapore prosciugarono il Thames Tunnel, inizialmente pedonale e oggi sfruttato dalla metropolitana.

Poplar
A chi ha letto i romanzi di Rudyard Kipling suonerà sicuramente familiare il nome della East India Company, i cui uffici si vedevano sulla High Street, che univa il centro di Londra con il grande cantiere navale di Blackwall. Intorno alla via si era evoluto a partire dal XVI secolo un quartiere destinato a conoscere un autentico boom demografico dopo il 1810, con l'apertura degli East and West India Docks: all'inizio del secolo seguente le disumane condizioni di vita dei loro dipendenti fecero di Poplar, ritenuto il borough più povero di Londra.

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