La City : nucleo finanziario di Londra

Palazzi del potere e rocca forti della new economy si avvicendano ad accompagnare il cammino all'interno del "miglio quadrato" più noto del mondo.

I capricci della storia, mostratisi di volta in volta attraverso rovinosi incendi o attraverso il carico di morte e demolizione scaricato dai bombardieri della seconda guerra mondiale, hanno invece fatto sì che nel piccolo spazio della City, tanto più piccolo se si esaminano le dimensioni moderne della capitale britannica, si raggruppi una insolita varietà di scenari architettonici, che spaziano dal maschio normanno della Torre di Londra alle vetratee smeraldine del grattacielo della National Westminster, offrendo quasi a ogni angolo un esempio dell'eccezionale talento di Sir Christopher Wren, Le modeste dimensioni dell'area presentata rendono possibile compiere la visita pedonale in una mattinata, con probabilità di arrestare un'intera giornata per fare visita musei e monumenti.

Vittoria Embankment
Dall'abbazia di Westminster, il viale fiancheggia il Tamigi lasciando sulla sinistra la stazione di Charing Cross, cui fa capo il ponte ferroviario di Hungerford, altresì transitabile su passerelle pedonali dalle quali si gode una bella vista della City. Oltre il ponte, i Vittoria Embankment Gardens spezzano la continuità del fronte urbano sul lato sinistro della strada; dirigendo lo sguardo verso il fiume, balza invece all'occhio il cosiddetto Cleopatra's Needle, obelisco egizio il cui nome non ha alcuna unione storica con la celebre sovrana, ma ricorda il nome della nave che nel 1819 lo portò a Londra.

Fleet Street
Prende il nome dal fiume Fleet, convogliato sottoterra, ma per secoli è stata nota come the street of ink, la strada dell'inchiostro. La presenza della prima stamperia cittadina, aperta nel 1500, vi mobilitò un gran numero di librerie e legatorie, facendo dei pub i luoghi di ritrovo per la gente del mestiere, come si può accertare visitando la pittoresca Cock Tavern o seguendo i segnali che dirigono attraverso un autentico labirinto di stradine fino alla Dr. Johnson's House, dove il letterato Samuel Johnson sistemò dal 1748 al 1759 il primo dizionario della lingua inglese. Un'occhiata alla chiesa ottagonale di St. Dunstan­in-the-West, ricostruita nel 1833 ma similmente degna di nota se non altro per l'edicola con due personaggi che battono l'ora, e si può proseguire il cammino lungo la via, fermandosi ad osservare la taverna Ye Olde Cheshire Cheese, riedificata nel 1667, e i due palazzi Art Déco già sedi dei quotidiani Daily Telegraph e Daily Express.
In una stradina laterale, le forme italianeggianti della chiesa di St Bride rivelano che si tratta di uno tra i 51 luoghi di culto rifatti da Wren, su cui si alza il più alto campanile mai disegnato dal grande architetto. Nella cripta, d'epoca romana, il St Bride's Crypt Museum, accosta ai vari oggetti di scavo attraenti reperti di archeologia editoriale; parimenti importante per gli appassionati di letteratura è la St Bride's Printing Library, che raccoglie antichi macchinari da stampa e preziose edizioni d'epoca.

St. Paul's Cathedral
Ci volle una tassa sull'importazione del carbone per racimolare i fondi richiesti dal rifacimento della Cattedrale londinese, crollo in rovina dopo la Riforma. Carlo II consegnò il progetto a Christopher Wren, che sistemò un edificio la cui imponenza si avverte completamente osservando la cupola, che a dispetto della considerevole altezza non turba affatto l'armonia della realizzazione. Dietro i due ordini di colonne corinzie in facciata, decorata da due torri di sapore borrominiano, l'interno rivela un impianto a croce latina, con le tre navate accompagnate da cappelle laterali che contengono molteplici monumenti funebri. I magnifici stalli del coro sono opera dell'intagliatore Grinling Gibbons, cui si deve anche la cantoria dell'organo; l'altare maggiore, coronato da un baldacchino in marmo con colonne cortili tipico di Wren, riproduce onestamente quello originale, distrutto dalle bombe dell'ultima guerra.
Risalendo nella chiesa, meritano attenzione il così chiamato Painters' Corner, luogo di sepoltura non soltanto di pittori ma anche di architetti, la cappella con il sarcofago in granito del duca di Wellington e il sarcofago in marmo nero dell'ammiraglio Nelson, cinquecentesco.
La visita della Cattedrale non può però dirsi integra senza le tre gallerie della cupola: i primi 250 gradini salgono alla Whispering Gallery, che offre l’occasione di osservare a distanza avvicinata gli affreschi trompe I'oeil e i mosaici ottocenteschi sul luminoso catino della volta. Altri 118 scalini sono indispensabili per arrivare la Storie Gallery, da dove la vista spazia su tutto il centro di Londra; una stretta scala a chiocciola di 153 gradini sale infine alla Golden Gallery, ricavata alla base della lanterna.

Dowgate Hill
È la strada lungo la quale si raccoglievano le sedi delle corporazioni, a iniziare da quella dei fabbricanti di candele, sistemata nella Tallow Chandlers' Hall; al N. 8 la Skinners' Hall
riceveva la corporazione dei pellai, e l'attigua Dyers' Hall quella dei tintori. Ripresa Cannon Street, si svolta subito a sinistra per osservare St Mary Abchurch, altra opera di Wren degna di nota principalmente per i deliziosi intagli lignei di Grinling Gibbons.

The Monument
Il Monumento per antonomasia è una grande colonna dorica, innalzata in memoria del Great Fire su programma di Christopher Wren: con i suoi 61.5 m, era la più alta del mondo. Una scala di 311 gradini sale alla cima, che offre un panorama tra i più affascinanti di Londra.

Lower Thames Street
Osservando le eleganti forme neoclassiche della Fishmongers' Hall, può destare una certa sorpresa il fatto che il palazzo sia sede della corporazione dei pescivendoli.
All'interno, il ritratto della regina Elisabetta II operato dal milanese Pietro Annigoni risulterà familiare a qualunque persona abbia trascorso un po' di tempo nel Regno Unito, visto che è stato usufruito per rifare l'effigie della sovrana su francobolli e banconote.
Più avanti, al di là della chiesa di St Magnus-the-Martyr, innalzata da Wren nel quinquennio 1671-76, I'Old Billing sgate Market è rimasto il luogo deputato alla vendita del pesce dal medioevo fino al 1982, quando il mercato fu spostato ai West India Docks.

Tower Hill
Oggi ci si viene per visitare la Torre di Londra o per prendere i vaporetti che fanno capo al Tower Pier, ma in passato i londinesi vi si davano convegno per aiutare alle decapitazioni dei condannati a morte. Le esecuzioni si tenevano nello slargo cui guarda la neoclassica Trinity House, opera di Wyatt e sede di una corporazione che dal 1514 sovrintende alla sicurezza della navigazione lungo le coste britanniche. Nei Wakefield Gardens, vicino alla stazione della metropolitana, appaiono i resti più significativi delle mura romane, che difesero l'allora Londinium per oltre 600 anni. Sul lato orientale di Tower Hill si erge invece la Royal Mint, sede della zecca reale fino al 1968, quando fu inaugurato il nuovo stabilimento di Llantrisant.

Torre di Londra
Perché si chiama torre, visto che si tratta di una vera e propria fortezza? Tale nome risale ai tempi di Guglielmo il Conquistatore, che orientò la realizzazione della White Tower per garantire la sicurezza del porto di Londra, già allora animato di traffici e commerci. Intorno al maschio normanno, portato a effettuazione sotto Enrico I, si ingrandì via via l'odierno complesso fortificato: fatta anomalia per le ottocentesche Waterloo Barracks, la sezione più recente è riprodotta dai bastioni sul lato nord, uniti da Enrico VIII: questi, al pari dei suoi eredi fino a Giacomo I, trascorse nella Torre gran parte del proprio tempo, facendone la meta delle ricche processioni in partenza da Westminster.
Oggi la fortezza, in quanto luogo dove sono conservati i gioielli della Corona, è posta sotto l'alta sorveglianza di un governatore residente, assistito da una compagnia di poliziotti e da uno speciale corpo di guardiani chiamati Yeomen Warders, ma sufficientemente più noti come Beefeaters.
Varcata la Byward Tower, si entra nel recinto esterno alla cinta fortificata, scandita da 12 torri: l'accesso al cortile interno è garantito dal passaggio ottenuto sotto la Bloody Tower, al di là del quale la White Tower normanna tradisce nelle dimensioni delle finestre la modificazione condotto da Christopher Wren.
Al suo interno sono state preparate diverse mostre di armi e armature, ma si consiglia di entrarvi principalmente per osservare la St. John's Chapel al secondo piano, autentico gioiello dell'architettura religiosa normanna, e la stupenda collezione delle Royal Armouries al livello superiore, prodotte dall'armeria reale di Greenwich.
Usciti dalla White Tower, ci si sposta in direzione delle già citate Waterloo Barracks, dove sono conservati i gioielli della Corona.
A sinistra delle Waterloo Barracks, il giardino alberato detto Tower Green era deputato alle esecuzioni di quei personaggi cui si voleva conservare il dileggio e la calca di Tower Hill, che venivano sepolti nella cappella reale di St Peter ad Vincula, rifatta nel 1512.
Spostandosi sul lato ovest della fortezza, l'alto muraglione dietro la Yeoman Gaoler's House è detto Princess Elizabeth's Walk, a ricordare che nel 1554 vi fu tenuta prigioniera la futura Elisabetta I.
All'estremità opposta del cortile, di fronte all'ottocentesca sede del Royal Fusiliers' Museum, i giardini della White Tower contengono un frammento della cinta muraria romana: è qui che hanno la loro dimora i sei corvi della Torre, sulla cui salute vigila un Raven Master.

Tower Bridge
Il più famoso ponte sul Tamigi è anche l'ultimo all'interno della cerchia urbana. Sir Horace Jones lo ideò nel 1886 tenendo presente sia la necessità di accordare le forme del manufatto a quelle della Torre, sia l'esigenza di concretizzare una struttura apribile, in modo da permettere il passaggio delle navi dirette all'Upper Pool. La storia e il funzionamento del ponte, che oggi viene aperto abbastanza di rado, sono illustrate dai documenti in mostra nel Tower Bridge Museum .

Lombard Street
A prescindere dal fatto che tra i banchieri italiani raccoltisi in questa via non si contavano solamente lombardi, ma anche genovesi, e veneziani, l'appellativo aveva preso un senso dispregiativo, perché i finanzieri originari dalla nostra penisola avevano preso il posto degli ebrei, espulsi nel 1272. È sufficiente camminarvi un paio di minuti per rendersi conto che Lombard Street è ancora la strada delle banche, britanniche e straniere.
In fondo alla via, non appare invece casuale la presenza della chiesa di St. Mary Woolnoth, opera di Nicholas Hawksmoor, dato che vi si raduna la colonia svizzera di lingua tedesca.

Royal Exchange
Sir Thomas Gresham offrì ai finanzieri londinesi nel 1567, il primo luogo coperto dove realizzare le loro transazioni; Elisabetta I aprì al pubblico l'edificio nel 1570, ornandolo del titolo di Royal.
Cuore degli scambi finanziari fino al 1983, il Royal Exchange è oggi sede del London International Financial Future Exchange, il mercato dei contratti a termine.
Le contrattazioni di Borsa hanno invece come scenario il moderno edificio dello Stock Exchange, inaugurato nel 1973, in concomitanza con l'ammissione alle trattative delle donne; un altro taglio con il passato si è registrato a partire dal 1986, quando la tradizionale stretta di mano che stabiliva il termine degli scambi è stata gradualmente avvicendata dalle transazioni per via telematica.

Bank of England
La Banca d'Inghilterra, fondata nel 1694 come investimento pubblico per finanziare le guerre contro la Francia di Luigi XIV, è l'istituto d'emissione della valuta britannica. Per chi desiderasse saperne di più è stato allestito il Bank o f England Museum, cui si entra da Bartholomew Lane.

Mansion House
È l'unica casa privata del Regno Unito dotata di una propria corte di giustizia. L'insolito privilegio spetta all’alloggio ufficiale del Lord Mayor, che oltre a essere il sindaco della City riveste anche la carica di presidente del suddetto tribunale.
Il frontone con bassorilevi allegorici e le sei grandi colonne corinzie sulla facciata del palazzo, terminato nel 1153. Tra i tesori custoditi all'interno, oltre a dipinti e arazzi di grande valore, spiccano un curioso telefono tutto d'oro e gli arredi gradevolmente kitsch dell'Egyptian Hall, realizzati facendo riferimento a uno scritto del cronista Vitruvio.

Guildhall
Oggi come nel 1192, allorché si collocò il primo Lord Mayor, il suo potere nella City è secondo solo a quello del sovrano.
La costruzione della sede dell'amministrazione municipale, finanziata dalle 12 corporazioni locali, risale al 1411, ma soltanto il portico, i muri della Great Hall e le due cripte documentano l'aspetto originario dell'edificio, rimanipolato prima da Wren e successivamente da George Dance junior, cui si deve la facciata in stile neogotico, e da George Gilbert Scott, uno tra i più grandi specialisti britannici del ricostituzione di monumenti medievali.

Newgate Street
Sotto una grande cupola verde sulla quale poggia la statua dorata della Giustizia, ecco l'Old Bailey, denominazione con cui è famosa ai più la Centrai Criminal Court, il più rilevante tribunale penale di Londra. Fino al XVIII secolo il sito era invaso da un complesso carcerario malinconicamente famoso per il fetore che dalle celle saliva fino alle aule giudiziarie: il trasferimento delle carceri e l’esecuzione del nuovo edificio non hanno impedito ai magistrati di tramandare la tradizione che li vede portare con sé un profumato mazzolino di fiori nei primi due giorni delle udienze, generalmente aperte al pubblico.

Museum of London
Negozio; caffè; attività didattiche e ricreative per bambini; passeggiate a tema; facilitazioni per i disabili. In un moderno edificio annesso al Barbican Art Centre, tecniche espositive all'avanguardia permettono di rivisitare la storia di Londra dalla preistoria fino al giorno d'oggi in modo tanto esaustiva quanto avvincente. Oltre alle preziose documentazioni della dominazione romana, non mancano di catturare l'attenzione dei visitatori i lunghi coltelli d'epoca sassone detti scramasaxes e le armi con rilievi adoperate dai vichinghi per le loro sanguinose scorrerie, senza scordare il Cheapside Hoard, magnifica collezione di gioielli e pietre preziose a cavallo tra i periodi Tudor e Stuart e la sala The Great Fire Experience, che attraverso suoni ed effetti speciali consente di rivivere la catastrofe del 1666.

Offerte viaggio e vacanze nelle citta' di Firenze (hotel, alberghi, ristoranti, agriturismo ...), di Parigi,  di Roma e di Venezia. Vacanze nei parchi di montagna del Lazio.