National Gallery a Londra
L'edificio e le collezioni
Una visita alle sue sale permette perciò di ripercorrere interamente il cammino dell'arte europea dal XIII al XIX secolo: proprio questo è il criterio secondo il quale sono stati scelti i dipinti, in modo da illustrare la crescita di scuole e correnti artistiche attraverso i contributi più significativi lei grandi maestri.
La prima sede dell'istituzione, aperta nel 1824, fu l'abitazione in Pall Mall del banchiere John Julius Angerstein, che aveva donato 38 tele destinate a divenire il nucleo costitutivo della raccolta. La galleria vi rimase fino all'inaugurazione della sede odierna, che occupa l'intero lato nord di Trafalgar Square dirigendole un grande colonnato classicheggiante, sorpassato da una cupola e costeggiato da due ali simmetriche.
Pittura italiana dal medioevo al rinascimento
Tra i pochi interventi d'epoca successiva, spicca il recente aumento della Sainsbury Wing, dove è stata ordinata l'eccezionale collezione di pittura italiana dal gotico al rinascimento: ai capolavori di Duccio di Buoninsegna, Masaccio, Paolo Uccello e Pisanello seguono le non meno insolite opere di Sandro Botticelli, Cosmè Tura, Carlo Crivelli, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini e Antonello da Messina, senza dimenticare la perfezione simmetrica e la mistica luminosità del Battesimo di Cristo di Piero della Francesca e la seconda versione della Vergine delle rocce di Leonardo dn Vinci, il cui multiforme talento è anche documentato da un cartone raffigurante la Madonna col Bambino, S. Anna e S. Giovannino
Pittura italiana dal XVI secolo.
Nella West Wing ha invece trovato posto la raccolta di pittura italiana dal 1510 al 1600, introdotta da Michelangelo e Raffaello, accanto ai quali non sfigura l'Allegoria di Venere e Cupido del Bronzino, uno tra i personaggi principali del manierismo fiorentino: quello parmigiano è raffigurato dal Correggio e dal Parmigianino. Tra i maestri veneti primeggia Tiziano, ai cui lavori garantiscono meritevole cornice le opere di Tintoretto e di Paolo Veronese.
Tiziano ritorna nella sala consecutiva con lo splendido Noli me tangere, un Ritratto virile, una Sacra famiglia e pastore; procedendo ancora di una sala, si osserva una splendida Allegoria dell'Amore di Paolo Veronese.
La sala 32 della North Wing racchiude rilevanti opere di pittura italiana del '600, tra le quali domina per fascino la Cena in Emmaus del Caravaggio, cui si deve anche la Salomè che riceve la testa del Battista; fanno corona ai lavori dell'artista lombardo preziosi dipinti del Domenichino, del Guercino, di Guido Reni, Mattia Preti, Salvator Rosa.
Tra i maestri veneti del '700 mostrati nell'East Wing primeggia invece Canaletto, il cui decennale soggiorno londinese influenzò considerevolmente i paesaggisti britannici dell'epoca. Alle sue vedute della Serenissima, si uniscono la Piazza S. Marco di Francesco Guardi e alcune tele di Giambattista Tiepolo.
Olandesi e fiamminghi.
Si torna nella Sainsbury Wing per osservare le opere della scuola olandese e fiamminga, trovandone un autentico caposaldo nel Ritratto dei coniugi Arnolfini di Jan Van Eyck, opera eccellente per uso della sequenza prospettica e per equilibrio della composizione. Passando nella West Wing, la sala 4 dà accoglienza le opere di Hans Holbein con il Ritratto dei due Ambasciatori e il Ritratto di Cristina di Danimarca, duchessa di Milano. La sala 23 è invece intitolata a Rembrandt, di cui dimostrano il fulgido talento il superbo Festino di Bahassarre, la Donna che si bagna, molteplici ritratti e due magnifici Autoritratti. Non mancano importanti contributi di Pieter Paul Rubens.
Pittura spagnola
Notevole interesse riveste anche la collezione di pittura spagnola, che vede al posto d'onore Diego Velàzquez. Alla spiritualità di Francisco Zurbaràn si contrasta la religiosità più morbida e devota di Murillo; doverosa attenzione va riservata anche al visionario Francisco Goya.
Pittori inglesi e francesi
Nella East Wing hanno trovato posto anche le collezioni di pittura inglese e francese del '700 dell'800. I sei quadri del Mtrimonio alla moda rivelano che William Hogarth l'inventore di un nuovo genere: la satira di castume nobilitata dal mezzo pittorico. Posteriore alla sua rivoluzione è la saga dei pittori fondatori della Royal Academy, Gain-sborough e Reynolds; a riprodurre la pittura di paesaggio dell'800 provvedono invece William Turner e John Constable.
Più che rispettabile è anche la collezione di dipinti impressionisti, come si può accertare osservando i contributi di Renoir, Manet, Monet, Van Gogh e Cézanne.