Bois (aree verdi) di Parigi

I Bois vennero conseguiti nella seconda parte dell'800 su terreni già adoperati da re e nobili per le loro battute di caccia. II motivo per cui Napoleone III si usò tanto nella costruzione di aree verdi non è da ricercare solo in ragioni raffinatamente estetiche e di prestigio, ma anche politiche ed igieniche. L'imperatore riteneva in fatti che la realizzazione di luoghi di svago avrebbe contribuito significativamente ad allontanare i parigini da ritrovi e locali, evitando così l’espandersi dell'alcolismo e l'insorgere di nuovi moti rivoltosi che proprio nei luoghi di associazione dei ceti umili trovavano il terreno più fertile per crescere. Male sue aspettative furono in buona parte disattese: nonostante questi angoli di paradiso attirassero folle sempre più numerose, fu obbligato a mantenere durante tutto il suo regno una cara quanto inefficiente polizia politica.

Bois de Boulogne
Come arrivarci: Métro I e 10, fermata Porte Maillot e Porte d'Auteuil
Con una superficie di oltre 83.000 ettari, di cui solo una piccola parte all'interno della città, il Bois de Boulogne può essere a buon diritto definito il maggior polmone verde di Parigi.
Napoleone III lo volle simile ai parchi che aveva visitato durante l'esilio in Inghilterra. La sua esecuzione procurò non pochi problemi ai progettisti, poiché era necessario portare su un terreno per natura asciutto acqua a sufficienza per alimentare i fiumi artifi­iali, le cascate e principalmente i due laghi, il Lac Inferieur e il Grand Lac per il canottaggio. L'impresa fu portata a termine con un enorme dispendio economico; alle spese per t l'assetto urbanistico si unirono quelle per il trasporto delle rocce, che provenivano da Fontainebleau e degli chalet originali di Berna Il risultato è molto suggestivo e rende bene l'idea della Parigi dell'epoca, dello sfarzo ma anche del gusto estetico imposto dall'imperatore. Ancora oggi il Bois de Boulogne è uno dei luoghi di svago prediletti dai cittadini, al cui interno sono da indicare alcuni angoli di grande interesse.

Parc de Bagatelle
(orario: tutti i giorni, ore 8.30-19).
Questo parco, con i suoi 24 ettari di estensione, è famoso per il roseto nel quale si contano oltre 1000 specie diverse.
Da segnalare in maggio il Concours international de roses nouvelles. All'interno del parco si trova lo Chàteau de Bagatelle, un delizioso edificio sorto nel 1777 per volere del conte d'Artois nel quale è possibile osservare, oltre alle decorazioni all'interno, opera dei ottimi artisti dell'epoca.

BOIS DE VINCENNES
Come arrivarci: Métro I, fermata,Métro de Vincennes
Rappresenta un altro capolavoro dell'architettura del verde risalente al periodo di Napoleone III. Sorse su un'area verde già esistente dove alcuni re amavano recarsi per camminare al di fuori della città. Simile come organismo al Bois de Boulogne, anche se meno esteso, presenta due laghetti artificiali e quasi 30 km di sentieri transitabili. Da sottolineare la presenza di vari teatri aperti tutto l'anno e di molteplici aree destinate ai bambini. Nei mesi estivi è una delle mete preferite dei parigini, che si intrattengono volentieri lungo le rive dei due laghetti artificiali. Anche all'interno di questo grande spazio verde è possibile visitare posti di apprezzabile interesse.

Chàteau
de Vincennes (orario d'apertura: tutti i giorni, ore 10-11).
Fu eretto nella seconda metà del XIV secolo per volere del re Carlo V come residenza fuori porta, con un'imponente cinta muraria che lo rendeva uno degli edifici più inattaccabili d'Europa.
Nei secoli successivi, come attesta fra l'altro anche Voltaire, fu adoperato come prigione e ricevette un gran numero di intellettuali come Fouquet, Diderot, de Sade e Mirabeau, rei di istigazione. All'interno del castello è possibile visitare la Sainte-Chapelle si caratterizza per lo stile gotico fiammeggiante della facciata.

Chàteau Neuf
Voluto dal cardinale Mazzarino che vi morì nel 1661, è composto da due edifici posti uno di fronte all'altro. Il progetto fu dato all'architetto Le Vau che cercò di rafforzare la realizzazione adornandola nel contempo con un arco di trionfo. Nel Padiglione della Regina venne creata nel 1731 una fabbrica di ceramiche che, trasferita a Sèvres nel 1756, divenne la celebre Manifattura.

Musée National des Arts
d'Afrique et d'Océanie
Chiamato una volta Palazzo delle Colonie, presenta una facciata  originale, dove campeggia un bassorilievo con una superficie di 1300 metri quadrati, opera di Alfred Janniot e Gabriel Forestier, che riproduce scene di vita dell'Africa e dell'Oceania, anche l'allegoria dell'Abbondanza, della Libertà e della Pace. All'interno del museo si possono visitare quattro aree tematiche: l'Oceania, l'Africa subsahariana, il Maghreb e un Acquario tropicale. Furono proprio queste opere ad impressionare Picasso ed altri pittori cubisti all'inizio del '900 e a rivedere i canoni estetici della loro pittura.

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