Parigi : St. Denis

Ugualmente ad altre città della cintura parigina, St-Denis presenta due volti, l'uno antico e l'altro quanto di più moderno. II primo è associato alla bellissima basilica con le tombe dei reali di Francia: una tradizione risalente al sovrano merovingio Dagoberto, che nel 630 riedificò la chiesa paleocristiana dove fu seppellito nove anni più tardi. Pensando alla St-Denis odierna viene invece allo mente lo Starle de France, palcoscenico della Coppa del Mondo di calcio 1998, ma non vanno scordati altri rilevanti esempi di architettura contemporanea, quali la sede del giornale I'Humanlté e l'estensione del Municipio.

PER RAGGIUNGERE E VISITARE ST.DENIS
Come arrivarci. Distante 10 km, si raggiunge uscendo da porte de la t;hapelle, per imboccare poi la AI in direzione St-Denis e Lille e uscire a St-Denis Centre. In treno: R.E.R., linea D, fermata St-Denis.
Visita della Basilica. Dal I ° aprile al 30 settembre, da lunedì a sabato, ore 10-19, domenica 12-19. Dal I° ottobre al 31 marzo, da lunedì a sabato, ore 10-I1, domenica ore 12-17. l'ultimo ingresso è consentito mezz'ora prima della chiusura. La basilica rimane chiusa il I° gennaio, il I° maggio, il I° e I'll novembre e il 25 dicembre. Possibilità di visite guidate e audio guide

St-Denis.
La leggenda vuole che Denis, vescovo di Lutetia, dopo essere stato decapitato a Montmartre raccolse la propria testa e, tra lo stupore dei suoi carnefici, si avviò verso nord, per cadere in un campo dove venne sepolto da una pia donna; sul luogo della tomba fu costruita la basilica paleocristiana.
L'edificio odierno rappresenta il primo capolavoro monumentale dell'arte gotica, come si può accertare osservando il vestibolo, la navata e il transetto, risalenti alla fine del '200. L'interno racchiude un’eccezionale insieme di statue e di tombe, realizzate nell'arco di dodici secoli. Un tempo, alla luce di una lampada sempre accesa, vi rilassavano, avvolgete in un mantello viola ricamato di gigli dorati, le spoglie del re, che poteva arrivare i suoi avi solo quando fosse stato prescelto il suo successore.
Le tombe oggi sono vuote: la collera rivoluzionaria le profanò e ne mutilò le sculture, i corpi dei monarchi furono sepolti in una fossa comune e la basilica modificata in Tempio della Ragione.
La basilica fu ristrutturata a metà dell'800 da Eugène-Emmanuel Viollet-le-Duc, architetto specializzato nel ripristino di monu-menti medievali.

Chapelle du Carmel
S'ispira all'architettura palladiana la cappella voluta nel 1780 da Louise de France, figlia di Luigi XV, e conseguita da Richard Mique; le sculture sono di Joseph Deschamps, cui fu donata piena libertà nell'interpretazione dei soggetti: traspare perciò più il gusto di corte che quello della grande arte religiosa. Il refettorio e le cucine del convento vicino alla cappella sono stati destinati a Musée d'Art et d'Histoire, per mostrare gli oggetti archeologici rinvenuti nella zona e una bella collezione di vasi da farmacia in ceramica dei '600 e '700. Ai piani superiori, oggetti e quadri spiegano la vita delle Carmelitane; una sala è consacrata al pittore impressionista Albert André.

Starle de France
Ultimo cantiere del XX secolo, lo stadio è stato realizzato per la Coppa del Mondo di calcio, ma la sua struttura modulare, con tribune in parte, gli permette di ospitare anche incontri di rugby, concerti di musica pop e perfino gare automobilistiche su ghiaccio.

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