La Haute Cuisine, e la più recente Nouvelle Cuisine, hanno reso la gastronomia francesecelebre nel mondo. La capitale, da sempre regina in campo gastronomico, è forse l'unico luogomondo con un così grande ventaglio di locali e offerte gastronomiche.
Ma non è unicamente la qualità del cibo a fare la differenza. Nei grandi restaurants francesi l'accoglienza si può definire un'arte a raffinatasi nel tempo, un impegno che coinvolge tutti i sensi e non solo il palato. Per il pranzo sono ín voga i bistrot o le brassene, ambienti più semplici ed economici.
A Parigi esistono migliaia di locali di ogni tipo e categoria e c'è solo l'imbarazzo della scelta tra ristoranti tradizionali, regionali ed etnici, pizzerie e fast food. Una buona cena può essere un ottimo modo per cingere una giornata di turismo, gustando, per far solo qualche esempio di specialità propriamente francesi; le varie zuppe, le ostriche e i frutti di mare in generale, le lumache, le salades composées, i famosi patés, lo stufato di agnello o di vitello, la cassoulet o la choucroute (piatto di salcicce con crauti). Da non dimenticare che ogni pasto che si rispetti termina con una varietà di formaggi e che, per uno spuntino o per una cena alternativa, non si può non visitare una créperie.
La composizione del menù
Ad inaugurare il momento conviviale sono gli antipasti e i primi piatti francesi, di solito costituiti da insalate, mousse e poté di carne o pesce, piatti di sottaceti, salumi come il prosciutto cotto, il prosciutto crudo, il salame. Appartengono a questa categoria i piatti di ostriche, crostacei e frutti di mare, che per la freschezza dei prodotti e la ricchezza delle presentazioni rappresentano un autentico vanto della cucina francese.
Il menu vede per lo più scomparire i primi piatti, ovvero paste e piatti a base di riso, che spesso in Francia rappresentano invece da contorno e non sono quasi mai cucinati al dente, mentre figurano ottimi passati di verdure, minestre , o brodo concentrato. I secondi si dividono tra carni e pesci, con i relativi contorni molto spesso formati da patate fritte, bollite, crocchette, o altre verdure di stagione.
Il tutto accompagnato con salse varie, che assegnano ai piatti I'inconfondibile gusto francese. Per terminare ci si avvia a gustare i desserts, che comprendono tanto i formaggi che i dolci veri e propri, abitualmente accompagnati da un'abbondante farcitura di crema Chantilly.
I dolci francesi sono noti per la loro particolare raffinatezza: basterà citare i beignets, per passare poi ai Petit Fours, alle meringues, alle crépes (frittelle zuccherate, specialità della Bretagna), ai soufflés (a base di chiara d'uovo), al Mont-Blanc, con marroni e panna montata. La frutta domina invece nella preparazione delle Charlottes (torte ripiene di frutta) e delle varie tartes (torte di pastafrolla guarnite di frutta).
A completare il tutto la bontà impareggiabile delle paste lievitate, che partono dalla semplice brioche per arrivare al più elaborato croissant. La gastronomia della capitale concentra il meglio delle cucine regionali francesi e di quelle di tutto il mondo, rafforzando anche a tavola l'indiscusso ruolo cosmopolita di Parigi.
Haute Cuimine Nouvelle Cullisline
La cucina francese trae le sue origini dalla cucina di corte dei XVIII secolo, fondata non tanto sulla ricerca dell'armonia e della riconoscibilità degli ingredienti quanto sulla capacità dello chef di stupire gli invitati mascherando e sovrapponendo sapori ed ingredienti. Di qui l'utilizzo di salse di varia natura atte a completare, modificare, talvolta a coprire i sapori originari dei cibi.
Al contrario, la cucina tradizionale "del territorio" tende ad armonizzare gli ingredienti ed i sapori, che devono sempre risultare riconoscibili evitando di prevalere gli uni sugli altri.
In ogni caso, non è possibile contenere in pochi cenni i tratti salienti della cucina francese. Essa, a ragione, occupa uno dei primi posti al mondo ed è testimone di quella Filosofia del gusto espressa nella cultura della buona tavola e del buon bere.
Alla metà del secolo scorso con Bocuse si arriva alla codifica di alcune regole che definiscono la nascita della Nouvelle Cuisine: la presentazione dei cibi avviene direttamente nel piatto ed in modo coreografica, le cotture si abbreviano con conseguente integrità del cibo, la creatività personale acquisisce un grande spazio.
Tra le novità utili introdotte dalla nouvelle cuisine ci sono proprio la nuova figura dello chef-patron, il salto di dimensioni, la visibilità del cuoco, la sua libertà di scegliere, di sperimentare.
In altre parole, la nouvelle cuisine, nei suoi anni d'oro ha lasciato un segno rilevante nell'evoluzione della gastronomia e tuttora concede in molti ristoranti di Parigi piaceri culinari di rara qualità ed eleganza.
Cucine dal mondo
Parigi non è solo cucina tipicamente francese ma anche paradiso gastronomico per chi fosse incuriosito a provare le specialità che imbandiscono tavole di paesi diversi e lontani.
Oltre ai molteplici ristoranti cinesi, ormai estesi un po' ovunque, offre infatti la possibilità di assaggiare molte altre specialità culinarie espressione delle comunità etniche presenti nella capitale. Al primo posto certamente è la cucina dei paesi arabi con l'immancabile couscous, quindi quella mediorientale, caratterizzata certamente da piatti cotti alla brace seguiti da salse a base di yogurt oltre che da mandorle e spezie. Si continua con la cucina afro-caraibica, una miscela di tradizioni culinarie africane, francesi e spagnole, fondata sull'uso di spezie che profumano cibi molto gustosi e pesanti.
Gli amanti del piccante non possono ignorare la cucina indiana, all'interno della quale spesso risulta difficile discernere il sapore dei cibi da quello delle abbondanti spezie che li ricoprono. Per gli amanti della Grecia, il quartiere latino, tra la Senno e il boulevard Saint-Michel, ospita un'incredibile concentramento di ristoranti, che concedono di assaggiare a prezzi non troppo elevati i sandwich grecs e tutte le altre specialità, a partire dal moussakà per giungere all'insalata con la feto o alle dolmades.
E per terminare non si possono trascurare i ristoranti italiani, che presentano cibi nostrani, anche se a volte non poco "francesizzati". Un curioso avviso per chi ordina la pizza: a fianco del piatto viene di solito servito un bricco di olio aromatizzato che lascia veramente "a bocca aperta" (se ne consigliano solo poche gocce).
Gastronomia:
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