Parigi: la rive gauche

È stata la Parigi delle grandi confraternite religiose, nel medioevo così potenti da godere di rilevante autonomia rispetto all'amministrazione cittadina. È stata la Parigi della Sorbona, punto di riferimento per professori e studenti originari da ogni parte d'Europa, che all'alba dell'età moderna ne camminavano le vie parlandosi ancora in latino. In epoca più recente la rive gauche divenne la meta di pittori, scultori e letterati alla ricerco del successo, rincorso esponendo le loro opere nei tanti bar del quartiere.

Questo, con le sue vie animate da piccoli ristoranti, negozi di libri usati e di vestiti a poco prezzo appare, sebbene le inevitabili permessi al turismo, l'ultima roccaforte dell'antico spirito della rive gauche, altrove eliminato dalle luminose vetrine dei megastore mulúmediali e delle grandi firme della moda. Per il giro a piedi della rive gauche va messa in preventivo un'intera giornata, accordandosi il piacere di fermarsi un po' al tavolo di un bistrot; anche per osservare la gente che a tutte le ore affollano questo impagabile quartiere parigino.
Palais Bourbon
Documento d'identità obbligatorio. La sede dell'Assemblée Nationale è forse il palazzo più in vista della capitale, principalmente per la scenografica posizione sulla Senna. La parte più antica dell'edificio, innalzato tra il 1722 e il 1728 per Louise-Frangoise de Bourbon, figlia illegittima di Luigi XIV, trova felice continuità nella bella place du Palais-Bourbon, accerchiata da palazzi tardo-settecenteschi.. Durante l'Impero fu innalzata la facciata nord, in armonia con il prospetto della Madeleine dall'altra parte del fiume. Preziosi dipinti di Eugène Delacroix decorano la biblioteca, che preserva il testo della Costituzione del 1791 annotato da Robespierre.
Hotel de Salm-Kyrburg
Nel cuore di Parigi, la facciata rivolta verso la Senna e il padiglione semicircolare decorato di statue assegnano al palazzo l'aspetto di una villa di campagna. Dal 1804 vi ha sede il Musée de la Légion d'Honneur che conserva cimeli, quadri, decorazioni, commende, collari, placche di diversi ordini di tutto il mondo. La Légion d'Honneur è l'unico ancora presente in Francia: gli altri furono aboliti da Luigi Filippo nel 1830. Sulla piazza prospetta anche il Musée d'Orsay.
Musée Maillol-Fondation Dina Vierny
La moglie dello scultore catalano Aristid Maillol ha raccolto i disegni, i bozzetti, le stampe e i modelli originali del maestro insieme alla sua collezione di quadri, contenente opere di Matisse, Poliakoff, Duchamp, Picasso e di vari pittori russi.
Hótel Boisgelin
Costruito verso il 1787, divenne sede dell'Ambasciata italiana  150 anni più tardi, allorché fu noleggiato al nostro Paese in cambio di palazzo Farnese a Roma. I due saloni al piano terra hanno conservato gli arredi originali, con mobili Luigi XV e italiani, soffitti adorni di fregi e stucchi dorati, preziosi dipinti.
Hótel Matignon
Il più bel palazzo del quartiere, nel biennio 1810-12 abitazione di Talleyrand, che vi organizzò splendide feste; dal 1959 è residenza del primo ministro. Uno dei due saloni circolari si apre sul bellissimo giardino,tra i più grandi di Parigi.
St-Germain-des-Prés
Nulla resta della più antica chiesa della rive gauche (557-559), fondata da Childeberto I, figlio di Clodoveo, per ospitare le reliquie di S. Vincenzo, originari dalla Spagna; nel 576 vi fu sepolto il santo titolare, vescovo di Parigi. Durante il medioevo le fu adiacente un'abbazia chiamata `la città di St-Germain', perché si trovava al di fuori della cinta innalzata da Filippo Augusto ed era autonoma rispetto alla capitale. Del complesso, dato alle fiamme nel 1790, restano la base del campanile e i muri perimetrali della chiesa; il resto è frutto del restauro ottocentesco.
Hótel des Monnaies
La stampa della moneta corrente è stata spostata a Pressac, ma i pezzi in metallo prezioso e le medaglie si battono ancora nella Zecca innalzata sotto Luigi XVI, riconoscibile per le arcate con colonne ioniche che decorano l'avancorpo della facciata. Al suo interno è stato preparato un piccolo museo della moneta.
Institut de France
Con un vestito verde disegnato da Ingres e un lungo spadino al fianco, i membri dell'istituto si radunano sotto la cupola più italiana di Parigi per accogliere i nuovi venuti. L'istituto si compone di cinque Accademie, tra le quali primeggia per rilevanza l'Académie Franffise fondata da Richelieu nel 1635. Ha sede in un edificio disegnato da Louis Le Vau su incarico del cardinale Mazzarino la cui tomba, opera di Coysevox, è organizzata nel vestibolo della cappella. Il padiglione a sinistra della facciata, custodita tra due emicicli, ospita gli oltre 450 000 volumi della Bibliothèque Mazarine.
St-Sulpice
Una parrocchia dipendente dall'abbazia di St-Germain-des-Prés sussisteva già nel XII secolo, ma la chiesa attuale, iniziata nel 1646 e terminata 99 anni più tardi, documenta i mutamenti di gusto sopraggiunti tra il XVII e il XVIII secolo. Sulla facciata, articolata su due portici sovrapposti, una terrazza con balaustra rimpiazza il frontone, caduto dopo un uragano.
L'interno, stupendo per grandezza e luminosità, contiene nella prima cappella destra preziosi affreschi di Delacroix.
Palais du Luxembourg
Morto Enrico IV e diventato maggiorenne Luigi XIII, Maria de' Medici decise di innalzare un palazzo alla periferia della città, come aveva fatto Caterina con le Tuileries. L'architetto Salomon de Brosse ideò una villa la cui vocazione cittadina appare evidente nel porticato al pianterreno e nella pianta a U, ma i padiglioni, occupati dagli appartamenti privati, la fanno assomigliare a una grande residenza di campagna. Intorno alla dimora, dal 1958 sede del Senato francese, si distende per 25 ettari il magnifico Jardin du Luxembourg, aperto al pubblico la prima volta nel 1778; il grande bacino centrale accerchiato da terrazze, i filari di ippocastani e il giardino all'inglese furono uniti sotto Napoleone.
Observatoire
In fondo alla scenografica via cui ha dato il nome, ecco il più antico osservatorio astronomico ancora in funzione al mondo, con due torri ottagonali alle estremità del corpo centrale.
Nel vestibolo si osservano i due telescopi di Foucault e un orologio parlante del 1933. Al primo piano si trova un'interessante collezione di strumenti scientifici antichi e due mappa-mondi, uno celeste e l'altro terrestre, conseguiti nel 1693 da Coronelli. Il pozzo, profondo 55 m, è usato per le osservazioni zenitali.
Val-de-Grace
Avuto dopo 20 anni d'attesa il sospirato figlio (futuro Luigi XIV), Anna d'Austria decise, per voto accolto, di costruire una chiesa, commissionandone il progetto a Mansart. Il tempio, portato a compimento nel 1662, ha l'elemento di maggiore interesse architettonico nella cupola, una tra le più alte di Parigi, che con i suoi contrafforti elevati ed elaborati ricorda le chiese í barocche romane. Il baldacchino in bronzo nell'abside, simile a quello conseguito da Bernini per la basilica di S. Pietro a Roma, è opera di Gabriel Le Duc.
Collège de France
Fino al '500 le facoltà di diritto e di teologia erano incaricate dal governo e dalla chiesa di difendere l'ortodossia contro qualsiasi deviazione. La diffusione delle idee umanistiche persuase però Francesco I a fondare un istituto aperto alle nuove correnti di pensiero, mantenutosi libero fino a oggi; i suoi corsi sono pubblici e gratuiti. sede del collegio, innalzata nel 1610, ha subito allargamenti e ristrutturazioni fino agli anni '30 del XX secolo, che videro la realizzazione del grattacielo destinato ai laboratori di chimica e fisica.
Musée National du Moyen Age e Thermes de Cluny
Il palazzo sede del museo, le cui fondamenta poggiano sui resti di un complesso termale romano (II secolo d.C.), fu ricavato tra il 1485 e il 1498 da un monastero cluniacense del secolo precedente. Il nucleo costitutivo della raccolta, regalato alla città da un collezionista privato nel 1843, si è via via accresciuto di altri capolavori, tra i quali meritano attenzione le magnifiche sculture duecentesche provenienti dalla cattedrale di Notre-Dame e un eccezionale ciclo di arazzi dei XV secolo.
Sorbonne
Le vetrine di librerie universitarie e le insegne di piccole case editrici conducono il cammino verso l'ateneo fondato nel 1253 da Robert de Sorbon, cappellano di Luigi IX. Superato l'ingresso della sede, rifatta verso la fine dell'800 in forme austere, la grande corte interna offre una bella visione d'insieme della chapelle de la Sorbonne, innalzata a partire dal 1635 per accogliere la tomba del cardinale Richelieu: questa, profanata
durante la Rivoluzione, è stata riposta al proprio posto soltanto nel 1971. Oltre alla messa festeggiata in occasione dell'anniversario della scomparsa del prelato, la cappella accoglie un ricco programma di esposizioni temporanee e altri eventi collegati alla attività del prestigioso ateneo.
Panthéon
Il simbolo della Parigi neoclassica, voluto da Luigi XV dopo la guarigione da una malattia assunse la denominazione di Panthéon durante la Rivoluzione, ma fu solo con il funerale di Victor Hugo, nel 1885, che diventò il sepolcro dei "grandi" di Francia, distintisi in campo politico, scientifico e artistico: tra loro figura. Nota caratteristica dell'edificio, a croce greca, è la brande cupola, dalla quale si gode una bella vista della città. Dietro il peristilio, con frontone decorato di rilievi allegorici, l'interno ha perso la luminosità originaria in seguito alla chiusura delle finestre superiori; le navate, ripartite da 50 colonne corinzie, conservano dipinti e sculture, mentre le tombe dei personaggi illustri sono collocate nella cripta.
St-Etienne-du-Mont
Alle spalle della facciata che riassume nel portico con frontone triangolare il repertorio architettonico del XVII secolo, l'interno cela un orgoglioso ambone a tramezzo, forse opera di Philibert Delorme, come lasciano intendere le due scale simmetriche a spirale e l’eleganza dei dettagli. Notevoli anche le vetrate cinque-seicentesche alle finestre delle pareti laterali.
Jardin des Plantes
Giardino d'inverno e serra di Berger. Visita, ore 13-11. Le geometriche aiuole dell'Orto Botanico e il Giardino Alpino (chiuso da settembre ad aprile), con piante di montagna originari anche dai continenti extraeuropei, introducono il parco all'inglese, dove fanno capolino diversi padiglioni e due grandi serre del periodo di Luigi Filippo, riservate a rare specie vegetali originarie dell'Australia e del Messico; poco lontano si stende il Labirinto sul Belvedere, piantato con realtà profumate.
Entrando da piace Valhubert, a sinistra si trovano le galeries del Musée National d'Histoire Naturelle, a cominciare dalla Galerie d'Anatomie comparée et de Paléontologie, che affianca a una eccezionale collezione di fossili, scheletri di specie scomparse e uova di dinosauro.
Nella Galerie de Géologie et de Minéralogie rivolge verso boulevard St-Germain una facciata unita all'impianto urbanistico ottocentesco, mentre quella a sud riprende i temi storici della geometria araba, con la meccanica delle 240 finestre in acciaio a modificare in funzione della luce.
Il Museo al settimo piano accoglie circa 500 oggetti donati dai Paesi fondatori, accostati da supporti audiovisivi che illustrano differenti aspetti della civiltà islamica.

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