Era il 1796 quando Joseph-Nicéphore Niépce avviava o teorizzare un metodo per fissare le immagini: i suoi molteplici tentativi lo portarono, nel 1826, a concretizzare quella che può essere definito la prima fotografie della stona, per la quale venne adoperata una lastra da incisori impressionata in una camera oscura. Alla morte, nel 1833, la sua eredità fu raccolta da Lours Jacques Mandé Daguerre, che nel 1838 ottenne per la primo volta a fissare in un'immagine la figura umana. È il momento della svolta per questa nuova forma d'arte per la quale nasce il termine di fotografie, Luigi Filippo decise di finanziare un vitalizio di 6000 franchi annui per Daguerro, in cambio di un trattato in cui venissero svelati tutti i segreti della sua tecnica fotografico.
Nel 1854 venne ufficialmente istituita la Sociètè Francaise de Photographie: da allora i fotografi avviarono a essere considerati dei veri e propri artisti dall'opinione pubblica e a godere di un prestigio sempre crescente. Uno degli esponenti più rilevanti di questo periodo fu Gaspard Felix Toumachon, in arte Nadar, che nel 1858 fotografo per la primo volto Parigi dall'alto, aprendo al pubblico la pratica delle riprese aeree, e che pochi anni più tardi aiutò gli esponenti dell'Impressionismo ad preparare la loro prima mostra, donandogli l'uso del suo atelier. Gli anni successivi videro un progressivo perfezionamento delle tecniche e dei materiali impiegati, finché, nel 1891, Gabriel Lippmann, professore alla Sorbona, con il suo sistema di cromofotografia interferenziale, pose reali premesse per l'invenzione della fotografia a colori. Nel 1908, verrà decorato del premio Nobel per la Fisica, che, a tutt'oggi, rimane l'unico dato a un delegato del mondo dell'immagine. Questo importante contributo doto da Parigi allo sviluppo della fotografia si è poi sempre mantenuto nel tempo e la città ha continuamente riprodotto un punto di ferimento per le ricerche scientifiche e I'inconro di fotografi di tutto il mondo.
Maison Européenne de la Photographie
Dove: 5-7, rue de Fourcy
Come arrivarci: Métro I, fermata St-Pool.
Orario: tutti i giorni, eccetto lunedì, martedì e festivi, ore 11-20.
È ospitata nell'Hótel Hénault de Cantorbe, edificio di pregio impianto settecentesco, che ostacola con gli interni moderni ele tecnologie d'avanguardia della Maison. Accoglie una mostra permanente di fotografi contemporanei e diverse esposizioni durante l'anno.
Da visitare la libreria, che racchiude migliaia di pubbli azioni e un'interessante galleria nella quale è possibile ripercorrere le tappe basilari della storia della fotografia.