La Seu : la cattedrale quattrocentesca di Barcellona
Essa fu completata insieme al campanile centrale alla fine dell'Ottocento, è un po' frustrante ma gioca a suo favore il fatto di essere progettata agli inizi del Quattrocento. Tale incompletezza fu la conseguenza di una serie di eventi tragici che segnarono quegli anni; il pericolo più incombente fu la Peste (1348) che non si riusciva a dominare e decimò la popolazione di Barcellona, ma anche la Guerra Civile. Nonostante tutto il lavoro arrivò a compimento: la chiesa era molto alta, all'entrata principale è posta una statua del Cristo con gli Apostoli; la facciata in pietra lavorata con molte decorazioni che va a contrapporsi all'asprezza del resto della chiesa e alle altre chiese gotiche ed edifici non religiosi di Barcellona. Nella parte sinistra dell'entrata, c'è il Battistero, fonte battesimale dove venivano battezzati gli Americani che provenivano dal Nuovo Continente scoperto da Colombo. Invece a destra vi è una delle cappelle più rilevanti, la Capella de Sant Crist de Lepant, del Santissim Sagrament i de Sant Oleguer. Furono i Turchi a portare la figura del Cristo Crocefisso sull'altare, infatti si dice che durante la battaglia, la figura si fosse spostata per evitare una palla di cannone turca (in tal modo ha assunto una posizione che è quella che tiene tuttora). Nella navata centrale c'è il coro con splendidi intarsi in legno che rappresentano scene della Passione e della Morte di Cristo. Molto affascinanti sono le sculture in legno situate sul pulpito, sul lato dell'altare, nel coro. Sull'altro lato ci sono i bassorilievi del rinascimento che costituiscono la vita di Santa Eulàlia. Di fronte al coro c'è una scalinata che conduce alla cripta dove è situato il sarcofago illustrato delle vicende di Santa Eulàlia, patrona di Barcellona. Sulla cripta, al centro del presbiterio, si innalza l'altare su due capitelli visigoti che si sono conservati dalla chiesa originaria. Nella parte posteriore c'è la catedra, ossia il seggio, emblema del potere spiriruale del vescovo e da cui ne deriva il termine “cattedrale”. Vicino al presbiterio c'è l'abside che costituisce la parte più antica della chiesa, composta di dieci cappelle tra le quali la più importante è quella dedicata a San Benito che contiene dei pannelli rappresentanti alcuni episodi della vita di Cristo. Nella Capella de les Animes del Purgatori c'è un ascensore che conduce alla cupola della cattedrale.
Tornati in chiesa è possibile osservare la Porta de Sant lu; poi c'è l'entrata alla moderna sacrestia dove è riposto il Tesoro della cattedrale, non sposto al pubblico. Entrando per una porta che risale alla cattedrale romanica, si nota un chiostro alberato che viene adornato di fiori, durante la processione del Corpus Domini, e c'è l'usanza di lasciare danzare un guscio d'uovo sull'acqua. Gli anni del martirio della patrona, sono raffigurati dalle tredici anatre che fungono da cane da guardia durante la notte. Al lato nord del chiostro c'è la sala capitular (capitolo) con un negozio di souvenir e alcuni dipinti religiosi; inoltre si nota la Capella de Santa Llúcia, di epoca romanica. Al lato opposto c'è la Casa de l'Ardiaca usata come archivio, ma chiusa al pubblico. Vicino la Plaça de la Seu è sita la Casa de la Pia Almoina che fungeva da ospizio per i bisognosi e oggi è sede del Museu Diocesà (Museo Diocesano).