Pittura e scultura a Barcellona

 A Barcellona spiccano tre diverse figure artistiche del XX secolo.

Il Medio Evo

Le chiese romaniche erano colme di affreschi appariscenti che oggi sono per lo più scomparsi, ma quelli meglio conservati sono in mostra al Museum Nactional d'Art de Catalunya. Nella pittura romanica venivano rappresentati soggetti religiosi, con linee infantili che risalgono al Medio Evo in quanto la maggior parte erano analfabeti, rozzi e il messaggio era considerato più importante dell'arte. Le immagini delle figure principali della Cristianità venivano accompagnate da episodi biblici. La falsa prospettiva bi-dimensionale rappresentava il distacco tra gli esseri divini e quelli mortali e le sculture in legno venivano usate per contrappesare il ruolo delle pitture; tra i soggetti più in vista ci sono il Crocefisso e Maria con il Bambino che venivano dipinti con colori vivaci. Invece tra i marmi c'erano le tombe di personaggi illustri; per altri lavori successivi vennero impiegati altri materiali come l'alabastro.Nel XIII e nel XIV secolo ci fu un'innovazione, cioè gli artisti cominciarono a firmare le loro opere. Subentrano figure più realistiche, per quanto riguarda l'espressione e il movimento, e una miriade di temi per lo più secolari; i pannelli in legno sostituiscono gli affreschi. Durante il periodo gotico spiccano artisti come Ferrer Bassà, Bernat Martorell e Jaume Huguet, le cui opere sono esposte nelle collezioni della città.

I secoli bui

Barcellona ostacolò lo sviluppo dell'arte tra il XV e il primi del XX secolo a causa del suo carattere emarginato. Alla metà dell'Ottocento il realismo era prevalente, ma venivano elaborate solo opere banali. Il Modernisme chiuse il secolo lasciando solo sogni di una corrente dalla quale emersero pochi artisti di ingegno, anche se nella scena artistica bohémien di Barcellona, nel Novecento, non erano destinati all'immortalità. I loro successori furono i Noucentistas con i quali ci fu un ritorno alla pittura classica.

Pablo Picasso

Picasso fu influenzato da uno stile di vita “da osteria” dei modernistas. Nacque a Málaga ma compì i suoi studi a Barcellona e a venti anni andò a Parigi. Successivamente si stabilì in Francia dove si spinse avanti, senza tregua, da una fase artistica all'altra per tutta la sua vita. Il Periodo Blu e quello Rosa erano rilevanti nelle sue creazioni, il primo esprimeva la malinconia, mentre il secondo rappresentava un periodo più sereno. 
La sua opera Les Demoiselles d'Avignon, segnò la fine della tradizione, introducendo i tratti deformati e interrotti del Cubismo e negli anni Venti, rimase affascinato dal Surrealismo. Una delle sue opere più famose è Guernica che riproduce il bombardamento dei Tedeschi nel 1937 a Gernika, cittadina basca; oggi è possibile osservarla al Centro de Arte Reina Sofia di Madrid. Nel 1957 si occupò di due progetti: Las Meninas e Pichones (Piccioni), entrambi siti al Museu Picasso. L'artista fu uno scultore di ingegno, ceramista ed anche designer grafico che produsse fino alla morte.

Jean Miró

Molto diverso dagli altri artisti, non soddisfatto del proprio talento e si fece conoscere molto lentamente. Nato e cresciuto a Barcellona, ma per un periodo visse a Parigi stabilizzandosi definitivamente sulla costa catalana. Egli elaborava dipinti seguendo la pittura realista e tematiche più semplici. 
Negli anni Trenta dichiarò che “la pittura era morta” e iniziò a produrre collage, litografie e altri strumenti mediatici. I temi standard, emersi durante la Prima Guerra Mondiale e che lo resero noto, furono le donne, gli uccelli (collegamento tra terra e cielo) e le stelle (l'immaginazione). Egli fu anche uno scultore e un ceramista affascinato e tante sue opere sono sparse in tutta Barcellona.

Salvador Dali

Il trio è completato da Salvador Dali, il quale proveniva dal nord della Catalogna e visitò poco Barcellona. Egli fu un genio la cui creatività si consumò velocemente. Aveva una mente tormentata e lo denota i suoi paesaggi da incubo e le sue allucinazioni.

L'arte contemporanea

Antoni Tàpies, il più anziano della scena artistica contemporanea di Barcellona e tuttora attivo, nei suoi lavori impiega materiali insoliti con un effetto di collage tridimensionale; vengono utilizzati il legno, la sabbia, il riso e i metalli per arrivare ad una trama tanto pesante da costringere l'osservatore ad allungare la mano fino a toccare le “tele”.


 

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