Itinerario tra produzione di vin oe monasteri
Penedès, zona vinicola, dista un'ora circa di tempo in macchina o in treno. Oltre alla cava (champagne locale) si producono vini bianchi e qualche rosso.
Vi sono anche tre conventi cistercensi e molta campagna varia. I centri più importanti per la produzione di vini sono: Sant Sadurni d'Anoia con cantine moderniste, rinomate sono anche le cantine vinicole di Cadorniu e Freixenet.
Continuando il percorso si giunge a Villafranca del Penedès che oltre ad essere il centro più rinomato del vino, possiede dei monumenti storici come la Basilica di Santa Maria in stile gotico, il Museu de Villafranca e il Museu del Vi (Museo del Vino) dove è possibile fare degli assaggi nelle cantine Caves. Romagosa Torné sono un'attrattiva da vedere.
Da Villafranca si arriva a Sant Martí Sarroca che possiede una chiesa e un castello romanici e vari ristoranti che servono cucina locale catalana. In seguito si incontra il Reial Monestir de les Santes Creus o monastero Reale delle Sante Croci che nella Guerra Civile ha subito notevoli danni; edificato nel XII secolo dai monaci cistercensi francesi, è un modello tra il Gotico e il Romanico.
La chiesa all'interno presenta una navata centrale e due laterali; i Monaci Bianchi, così denominati, evitarono tanti decori ma lo stile riflette il gusto francese.
La facciata romanico-gotica occupa la parte sinistra del monastero e sulla destra si entra in un chiostro gotico, da lì si accede ad un padiglione con fontane zampillanti. Qui si trovano i dormitori dei monaci e un secondo chiostro con gli appartamenti dei sovrani che si trattenevano quando vi si recavano nella Settimana Santa.
Proseguendo il percorso si arriva a Sarral un luogo di campagna dove potersi rilassare, riprendendo il cammino si arriva alla Sierra del Tallat un posto isolato con il Reial Monestir de Santa Maria de Vallbona de les Monges, un convento di monache cistercensi, recentemente accoglie poche suore e lo stabile ha bisogno di un ripristino. A sud della Sierra c'è un altro convento il Reial Monestir de Santa Maria de Plobet circondato da mura, nel XII secolo venne devastato e abbandonato.
Nel 1940 vi andarono quattro monaci cistercensi italiani che iniziarono a restaurarlo, con il tempo divenne molto famoso e gli abati si arricchirono. Nel 1885, in seguito alle leggi sull'esproprio, i monaci vennero espulsi e la struttura monastica devastata. Dietro la chiesa c'è il meraviglioso Panteón dels Reis (Pantheon del Re) dove venivano tumulati i re-conti.
Attualmente i monaci che vi dimorano producono il vino e coltivano la terra di loro proprietà. Da Poblet si raggiunge Montblanc, una città circondata da mura del Quattrocento, dentro c'è l'Església de Sant Miquel in modello romanico ed è interessante da visitare.